Questo volume indaga le dimensioni spaziali, sociali e tecnologiche della mobilità aerea contemporanea attraverso una lente geografica e transdisciplinare. Andando oltre la concezione tradizionale degli aeroporti come semplici luoghi di transito o “non-luoghi”, la ricerca li interpreta come sistemi sociali complessi in cui si intersecano infrastrutture, tecnologie digitali e pratiche umane. Concentrandosi sul contesto italiano, in gran parte inesplorato rispetto alla letteratura anglosassone, lo studio analizza l’evoluzione del trasporto aereo e degli spazi aeroportuali come laboratori per osservare le trasformazioni della mobilità globale e della territorialità. Attraverso sondaggi e interviste con i lavoratori aeroportuali e le istituzioni, l’indagine evidenzia la coesistenza di dimensioni operative, culturali ed emotive all’interno degli ambienti aeroportuali. I risultati rivelano che gli aeroporti, pur rimanendo nodi chiave dei flussi globali, funzionano anche come ecosistemi comunitari in cui emergono l’appartenenza, la cooperazione e l’identità locale. Lo studio propone una rivalutazione critica del “non-luogo” di Augé, inquadrando invece gli aeroporti come iperluoghi (Lussault), dove convergono dinamiche sociali, politiche ed economiche. Integrando dati qualitativi e quantitativi, la ricerca sottolinea il ruolo strategico della digitalizzazione, della sostenibilità e della governance nel rimodellare il settore del trasporto aereo. Promuove, in definitiva, una rinnovata comprensione dello spazio aeroportuale come geografia ibrida – allo stesso tempo globale e locale, funzionale e simbolica, infrastrutturale e relazionale – che riflette la complessa interdipendenza tra mobilità, tecnologia e società nel mondo contemporaneo.
Geografie della Mobilità Aerea. Rappresentazione, evoluzione, spazi e dinamiche del trasporto aereo contemporaneo.
Clara Di Fazio
2025-01-01
Abstract
Questo volume indaga le dimensioni spaziali, sociali e tecnologiche della mobilità aerea contemporanea attraverso una lente geografica e transdisciplinare. Andando oltre la concezione tradizionale degli aeroporti come semplici luoghi di transito o “non-luoghi”, la ricerca li interpreta come sistemi sociali complessi in cui si intersecano infrastrutture, tecnologie digitali e pratiche umane. Concentrandosi sul contesto italiano, in gran parte inesplorato rispetto alla letteratura anglosassone, lo studio analizza l’evoluzione del trasporto aereo e degli spazi aeroportuali come laboratori per osservare le trasformazioni della mobilità globale e della territorialità. Attraverso sondaggi e interviste con i lavoratori aeroportuali e le istituzioni, l’indagine evidenzia la coesistenza di dimensioni operative, culturali ed emotive all’interno degli ambienti aeroportuali. I risultati rivelano che gli aeroporti, pur rimanendo nodi chiave dei flussi globali, funzionano anche come ecosistemi comunitari in cui emergono l’appartenenza, la cooperazione e l’identità locale. Lo studio propone una rivalutazione critica del “non-luogo” di Augé, inquadrando invece gli aeroporti come iperluoghi (Lussault), dove convergono dinamiche sociali, politiche ed economiche. Integrando dati qualitativi e quantitativi, la ricerca sottolinea il ruolo strategico della digitalizzazione, della sostenibilità e della governance nel rimodellare il settore del trasporto aereo. Promuove, in definitiva, una rinnovata comprensione dello spazio aeroportuale come geografia ibrida – allo stesso tempo globale e locale, funzionale e simbolica, infrastrutturale e relazionale – che riflette la complessa interdipendenza tra mobilità, tecnologia e società nel mondo contemporaneo.Pubblicazioni consigliate
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