L’Autore tende a dimostrare che la nascita di un organismo politico europeo in grado di competere su un piano di parità nell’arena mondiale rappresenta una prospettiva non realistica. Ciò viene motivato in primo luogo dalla situazione di dipendenza energetica in cui versa il vecchio continente, mentre il controllo delle risorse petrolifere mondiali è saldamente in mano alle potenze atlantiche. Fra queste, un ruolo cruciale è svolto dalla Gran Bretagna, la cui posizione ambigua finisce col paralizzare le capacità di auto-organizzazione della UE in molti settori chiave. Ulteriori ostacoli sono posti dalla questione istituzionale, che si ricollega al dibattito sull’adesione della Turchia.The Author wants to prove that the birth of an European political body capable of competing on equal terms in the world’s arena is not a realistic perspective. This is due in the first place to the dependence of the old continent as far as energy is concerned: the control of the world’s oil reserves is in fact firmly detained by the Atlantic powers. Among these, a decisive role is played by Great Britain, whose ambiguous stance is in the long run paralyzing the possibilities of self-organization of the European Community in a number of key sectors. Further obstacles derive from the institutional issue, which in turn is linked to the debate under way on Turkey’s admission to the Community.
L'Europa che non sarà
BATTISTI, GIANFRANCO
2006-01-01
Abstract
L’Autore tende a dimostrare che la nascita di un organismo politico europeo in grado di competere su un piano di parità nell’arena mondiale rappresenta una prospettiva non realistica. Ciò viene motivato in primo luogo dalla situazione di dipendenza energetica in cui versa il vecchio continente, mentre il controllo delle risorse petrolifere mondiali è saldamente in mano alle potenze atlantiche. Fra queste, un ruolo cruciale è svolto dalla Gran Bretagna, la cui posizione ambigua finisce col paralizzare le capacità di auto-organizzazione della UE in molti settori chiave. Ulteriori ostacoli sono posti dalla questione istituzionale, che si ricollega al dibattito sull’adesione della Turchia.The Author wants to prove that the birth of an European political body capable of competing on equal terms in the world’s arena is not a realistic perspective. This is due in the first place to the dependence of the old continent as far as energy is concerned: the control of the world’s oil reserves is in fact firmly detained by the Atlantic powers. Among these, a decisive role is played by Great Britain, whose ambiguous stance is in the long run paralyzing the possibilities of self-organization of the European Community in a number of key sectors. Further obstacles derive from the institutional issue, which in turn is linked to the debate under way on Turkey’s admission to the Community.Pubblicazioni consigliate
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