Si ricostruisce genesi e fortuna e si analizza il testo del Canto degli italiani di Goffredo Mameli, divenuto l’inno nazionale dell’Italia repubblicana, nell’intento di verificare se e fino a che punto esso possa essere definito “popolare”. Le parole del Canto illustrano gli ideali che ispirarono l’opera del giovane poeta e che sono riconducibili al pensiero e al programma d’azione di Mazzini, di cui Mameli fu un seguace e un sostenitore. Nel testo dell’inno vengono celebrati alcuni momenti e personaggi della storia italiana che l’autore porta ad esempio di una efficace lotta contro la dominazione straniera e che assumono il valore di simbolo nelle battaglie risorgimentali. Tra questi, acquista un particolare risalto il mito di Balilla, che è una autentica “invenzione” di Mameli. Ma per il lessico aulico, le immagini colte, i riferimenti storici, il canto, nonostante le intenzioni dell’autore, difficilmente poteva prestarsi alla fruizione di un pubblico popolare.
Un inno nazionale poco popolare
STORTI, ANNA
2005-01-01
Abstract
Si ricostruisce genesi e fortuna e si analizza il testo del Canto degli italiani di Goffredo Mameli, divenuto l’inno nazionale dell’Italia repubblicana, nell’intento di verificare se e fino a che punto esso possa essere definito “popolare”. Le parole del Canto illustrano gli ideali che ispirarono l’opera del giovane poeta e che sono riconducibili al pensiero e al programma d’azione di Mazzini, di cui Mameli fu un seguace e un sostenitore. Nel testo dell’inno vengono celebrati alcuni momenti e personaggi della storia italiana che l’autore porta ad esempio di una efficace lotta contro la dominazione straniera e che assumono il valore di simbolo nelle battaglie risorgimentali. Tra questi, acquista un particolare risalto il mito di Balilla, che è una autentica “invenzione” di Mameli. Ma per il lessico aulico, le immagini colte, i riferimenti storici, il canto, nonostante le intenzioni dell’autore, difficilmente poteva prestarsi alla fruizione di un pubblico popolare.Pubblicazioni consigliate
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