Il saggio mette a confronto il primato della rappresentazione interna nella prima edizione della Critica della Ragion Pura con il primato del movimento del corpo nella seconda edizione. La posizione del 1787 viene elucidata in rapporto alla Foronomia dei Fondamenti Metafisici della Scienza della Natura del 1786. L'antisoggettivismo dell'idealismo kantiano viene ricostruito in rapporto a Hume e alla lettura humeana di Berkeley, al fine di giustificare la 'doppia misura del sé' kantiana: mutevolezza e associazionismo meramente soggettivo dell'io empirico e irriducibilità al condizionamento della sensibilità degli atti di volizione e ragione che l'uomo trova anche nel suo senso interno.
Misure del sé e realtà esterna nell'idealismo critico kantiano
FERRINI, Cinzia
2005-01-01
Abstract
Il saggio mette a confronto il primato della rappresentazione interna nella prima edizione della Critica della Ragion Pura con il primato del movimento del corpo nella seconda edizione. La posizione del 1787 viene elucidata in rapporto alla Foronomia dei Fondamenti Metafisici della Scienza della Natura del 1786. L'antisoggettivismo dell'idealismo kantiano viene ricostruito in rapporto a Hume e alla lettura humeana di Berkeley, al fine di giustificare la 'doppia misura del sé' kantiana: mutevolezza e associazionismo meramente soggettivo dell'io empirico e irriducibilità al condizionamento della sensibilità degli atti di volizione e ragione che l'uomo trova anche nel suo senso interno.Pubblicazioni consigliate
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