Il sequestro compiuto dai Veneziani nel 1647 di beni appartenuti a mercanti bosniaci, che li avevano spediti per mare da Ragusa ad Ancona dà vita ad una disputa diplomatica veneto-pontificia, che ha al centro la pretesa veneziana di monopolio sui traffici adriatici e la richiesta romana di considerare i mercanti bosniaci, sudditi ottomani, ma cattolici e da lungo tempo residenti ad Ancona, come sudditi pontifici. L'episodio fornisce lumi sul concetto di cittadinanza nei porti mediterranei e sui movimenti di mercanti attraverso l'Adriatico.
Turchi o "buoni cristiani e sudditi della Chiesa"? Mercanti bosniaci ad Ancona a metà'600
TREBBI, GIUSEPPE
2007-01-01
Abstract
Il sequestro compiuto dai Veneziani nel 1647 di beni appartenuti a mercanti bosniaci, che li avevano spediti per mare da Ragusa ad Ancona dà vita ad una disputa diplomatica veneto-pontificia, che ha al centro la pretesa veneziana di monopolio sui traffici adriatici e la richiesta romana di considerare i mercanti bosniaci, sudditi ottomani, ma cattolici e da lungo tempo residenti ad Ancona, come sudditi pontifici. L'episodio fornisce lumi sul concetto di cittadinanza nei porti mediterranei e sui movimenti di mercanti attraverso l'Adriatico.File in questo prodotto:
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