Una classica definizione del concetto di “subfornitura” è quella data da Lorenzoni, nel 1979, secondo il quale “l’attività di fornitura è contrad- distinta dall’esecuzione di una commessa di lavorazione o produzione affidata da un’impresa committente ad un’altra impresa detta subforni- trice o terzista; in generale la prima determina le caratteristiche tecni- che, cioè il ‘contenuto’ della commessa e si assume i rischi del mercato e di collocamento del prodotto finito, la seconda si incarica della realizzazione materiale della commessa”. In realtà molto è cambiato da al- lora. Oggi i rapporti tra le imprese di subfornitura e i committenti mo- strano livelli di complessità maggiori. In particolare, il tessuto della subfornitura regionale, dopo aver subito un processo di riduzione selettiva da parte dei grandi committenti nel corso del decennio precedente ed essersi conseguentemente attrezzato con strumenti e sistemi di ge- stione più evoluti (quali il just in time, la certificazione aziendale e l’implementazione di ICT, tra cui i sistemi ERP), si trova attualmente ad affrontare nuove sfide legate ad un’accelerazione dei processi di in- ternazionalizzazione sul versante produttivo. Monitorare lo status evo- lutivo delle imprese di subfornitura diviene allora importante per capire se questo comparto possieda credenziali sufficienti per rispondere in modo adeguato a queste e ad altre sfide. Questo capitolo, che si muove in tal senso relativamente alle imprese registrate presso il Centro regionale della Subfornitura, sintetizza i risultati salienti di un progetto di ricerca applicata, coordinato dal prof. Roberto Grandinetti e promosso dalla CCIAA di Pordenone nell’ambito del Programma Arge28 “Cre- scere assieme all’Europa”, condotto da un gruppo di ricerca della Fa- coltà di Economia dell’Università di Udine che ha visto anche la collaborazione attiva dello stesso Centro.
L'evoluzione della subfornitura: l'analisi dei dati del Centro regionale del Friuli Venezia Giulia
BORTOLUZZI, GUIDO;
2008-01-01
Abstract
Una classica definizione del concetto di “subfornitura” è quella data da Lorenzoni, nel 1979, secondo il quale “l’attività di fornitura è contrad- distinta dall’esecuzione di una commessa di lavorazione o produzione affidata da un’impresa committente ad un’altra impresa detta subforni- trice o terzista; in generale la prima determina le caratteristiche tecni- che, cioè il ‘contenuto’ della commessa e si assume i rischi del mercato e di collocamento del prodotto finito, la seconda si incarica della realizzazione materiale della commessa”. In realtà molto è cambiato da al- lora. Oggi i rapporti tra le imprese di subfornitura e i committenti mo- strano livelli di complessità maggiori. In particolare, il tessuto della subfornitura regionale, dopo aver subito un processo di riduzione selettiva da parte dei grandi committenti nel corso del decennio precedente ed essersi conseguentemente attrezzato con strumenti e sistemi di ge- stione più evoluti (quali il just in time, la certificazione aziendale e l’implementazione di ICT, tra cui i sistemi ERP), si trova attualmente ad affrontare nuove sfide legate ad un’accelerazione dei processi di in- ternazionalizzazione sul versante produttivo. Monitorare lo status evo- lutivo delle imprese di subfornitura diviene allora importante per capire se questo comparto possieda credenziali sufficienti per rispondere in modo adeguato a queste e ad altre sfide. Questo capitolo, che si muove in tal senso relativamente alle imprese registrate presso il Centro regionale della Subfornitura, sintetizza i risultati salienti di un progetto di ricerca applicata, coordinato dal prof. Roberto Grandinetti e promosso dalla CCIAA di Pordenone nell’ambito del Programma Arge28 “Cre- scere assieme all’Europa”, condotto da un gruppo di ricerca della Fa- coltà di Economia dell’Università di Udine che ha visto anche la collaborazione attiva dello stesso Centro.Pubblicazioni consigliate
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