La piena accessibilità del porno in Rete (streaming sex videos) e le nuove tecniche di ripresa, in cui l'attore (maschio) è spesso anche l'operatore della performance che sta realizzando, possono suggerire l'idea che l'immagine tradizionale della pornografia, concepita e messa in scena per "indurre eccitazione sessuale" (Sontag), debba essere rivista. Žižek, ad esempio, utilizza la categoria di "interpassività", di ascendenza lacaniana, per negare che il godimento rappresentato sulla scena produca l'attivazione di un godimento vicario nello spettatore mediante immedesimazione e sostiene che nel porno attuale vi sia una forma di esternalizzazione del piacere dallo spettatore all'attore, e che quest'ultimo non trasmetta più il suo piacere al primo. L'applicazione di questa categoria, sfrondata delle implicazioni che essa ha in Lacan rispetto alla costituzione della soggettività, alle odierne tecniche di ripresa mediante webcam finirebbe così per mostrare che il processo di identificazione con gli attori sulla scena non avviene più nei termini di una partecipazione fittizia e per interposta persona all'azione ma come la delega all'attore della mia intera esperienza di godimento, che quindi "gode al posto mio". A questo posizioni si può chiedere però che cosa significhi propriamente "godere al posto di un altro": la prospettiva della prima persona, riconducibile alla fenomenologia husserliana, prevede ad esempio che solo l'esperienza diretta del piacere permette di sapere cosa sia il piacere, rendendo vana la possibilità di attribuire sensatamente il "mio" piacere a quello che sta vivendo una persona diversa da me. Il presente saggio propone quindi di considerare la posizione dello spettatore (maschio) dinanzi a una performance porno in Rete come una relazione in cui si può parlare di godimento solo in prima persona, conservando tra l'altro il senso tradizionale dell'esperienza pornografica. Ciò non esclude, ovviamente, che il pornoweb possa produrre sempre più reazioni di indifferenza o di anestesia visiva. In questo quadro vengono poi analizzate le specifiche sollecitazioni veicolate dai design dei siti di streaming sex videos così come lo stile narrativo di questi prodotti.

I piaceri dello spettatore (maschio) nella fruizione degli streaming sex videos

MONALDI, MARCELLO
2011-01-01

Abstract

La piena accessibilità del porno in Rete (streaming sex videos) e le nuove tecniche di ripresa, in cui l'attore (maschio) è spesso anche l'operatore della performance che sta realizzando, possono suggerire l'idea che l'immagine tradizionale della pornografia, concepita e messa in scena per "indurre eccitazione sessuale" (Sontag), debba essere rivista. Žižek, ad esempio, utilizza la categoria di "interpassività", di ascendenza lacaniana, per negare che il godimento rappresentato sulla scena produca l'attivazione di un godimento vicario nello spettatore mediante immedesimazione e sostiene che nel porno attuale vi sia una forma di esternalizzazione del piacere dallo spettatore all'attore, e che quest'ultimo non trasmetta più il suo piacere al primo. L'applicazione di questa categoria, sfrondata delle implicazioni che essa ha in Lacan rispetto alla costituzione della soggettività, alle odierne tecniche di ripresa mediante webcam finirebbe così per mostrare che il processo di identificazione con gli attori sulla scena non avviene più nei termini di una partecipazione fittizia e per interposta persona all'azione ma come la delega all'attore della mia intera esperienza di godimento, che quindi "gode al posto mio". A questo posizioni si può chiedere però che cosa significhi propriamente "godere al posto di un altro": la prospettiva della prima persona, riconducibile alla fenomenologia husserliana, prevede ad esempio che solo l'esperienza diretta del piacere permette di sapere cosa sia il piacere, rendendo vana la possibilità di attribuire sensatamente il "mio" piacere a quello che sta vivendo una persona diversa da me. Il presente saggio propone quindi di considerare la posizione dello spettatore (maschio) dinanzi a una performance porno in Rete come una relazione in cui si può parlare di godimento solo in prima persona, conservando tra l'altro il senso tradizionale dell'esperienza pornografica. Ciò non esclude, ovviamente, che il pornoweb possa produrre sempre più reazioni di indifferenza o di anestesia visiva. In questo quadro vengono poi analizzate le specifiche sollecitazioni veicolate dai design dei siti di streaming sex videos così come lo stile narrativo di questi prodotti.
2011
9788857504926
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