Nel gennaio 2011 si è insediata la wolesi jirga – la camera bassa del parlamento afgano – dopo un lungo ritardo dovuto alle irregolarità del voto. La controversia che ha occupato la scena politica afgana ha riguardato, tuttavia, soprattutto il lavoro delle commissioni elettorali indipendenti [l’Independent Election Commission (IEC) e l’Election Complaints Commission (ECC)]. Il presidente Karzai ha infatti contestato l’operato delle due commissioni, in ciò sostenuto da alcuni organi della magistratura. Ne è scaturito un conflitto tra poteri dello stato che si è protratto a lungo e che ha danneggiato l’immagine delle principali istituzioni afgane. La controversia ha altresì posto in evidenza le deficienze dell’architettura istituzionale afgana. Il 2011 ha inoltre messo in luce la contraddizione tra la strategia militare dettata dal generale Petraeus, comandante ISAF/NATO fino all’estate 2011 e l’Afghanistan Peace and Reintegration Process (APRP), il programma di riconciliazione nazionale inaugurato nel 2010. Tale contraddizione è emersa in modo drammatico nel settembre del 2011, con l’uccisione di Burhanuddin Rabbani, capo del High Peace Council (HPC). Questi eventi vanno posti nel quadro del processo di transizione dei poteri militari e politici dalla coalizione internazionale al governo afgano, che ha visto realizzarsi le prime due fasi intermedie.
L’AFGHANISTAN. IL DIFFICILE CAMMINO VERSO LA TRANSIZIONEPOLITICA
ABENANTE, DIEGO
2012-01-01
Abstract
Nel gennaio 2011 si è insediata la wolesi jirga – la camera bassa del parlamento afgano – dopo un lungo ritardo dovuto alle irregolarità del voto. La controversia che ha occupato la scena politica afgana ha riguardato, tuttavia, soprattutto il lavoro delle commissioni elettorali indipendenti [l’Independent Election Commission (IEC) e l’Election Complaints Commission (ECC)]. Il presidente Karzai ha infatti contestato l’operato delle due commissioni, in ciò sostenuto da alcuni organi della magistratura. Ne è scaturito un conflitto tra poteri dello stato che si è protratto a lungo e che ha danneggiato l’immagine delle principali istituzioni afgane. La controversia ha altresì posto in evidenza le deficienze dell’architettura istituzionale afgana. Il 2011 ha inoltre messo in luce la contraddizione tra la strategia militare dettata dal generale Petraeus, comandante ISAF/NATO fino all’estate 2011 e l’Afghanistan Peace and Reintegration Process (APRP), il programma di riconciliazione nazionale inaugurato nel 2010. Tale contraddizione è emersa in modo drammatico nel settembre del 2011, con l’uccisione di Burhanuddin Rabbani, capo del High Peace Council (HPC). Questi eventi vanno posti nel quadro del processo di transizione dei poteri militari e politici dalla coalizione internazionale al governo afgano, che ha visto realizzarsi le prime due fasi intermedie.Pubblicazioni consigliate
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