La presentazione del IX rapporto Alma Laurea sulla condizione occupazionale dei laureati italiani è accompagnata da un’ampia riflessione sulla transizione al lavoro nei principali paesi europei. L’articolo approfondisce il tema delle competenze acquisite grazie a esperienze di studio all’estero e la loro utilità per l’inserimento nel mercato del lavoro. Sono analizzati, aspetti culturali, geografici e finanziari. Si dimostra come un’esperienza di studio all’estero possa produrre benefici non solo agli studenti, ma anche alle due istituzioni che ospitano ed inviano. Tanto più efficace è l’organizzazione del percorso di mobilità, maggiori sono i risultati positivi a favore di tutto il sistema. La lettura dei dati di occupazione invece non evidenzia ancora vantaggi apprezzabili per gli studenti che hanno scelto un curriculum europeo, né d’altronde ci si poteva aspettare risultati diversi in un’economia fondata sulla piccola e media impresa ove il laureato generalmente trova difficile collocazione. Appare evidente quindi la necessità di perseguire i seguenti tre obiettivi per la crescita del nostro paese: • avvicinare sempre più l’università al mondo del lavoro ed al mercato per contribuire efficacemente al raggiungimento degli obiettivi di Lisbona; • perseguire fortemente un’etica di moralizzazione basata su meritocrazia e trasparenza, soprattutto nella pubblica amministrazione; • incoraggiare ed accompagnare i giovani verso un percorso formativo mobile ed internazionale, e finalmente europeo.
Esperienze di studio all'estero: competenze acquisite e competenze utilizzate nel mercato del lavoro
PEDICCHIO, MARIA CRISTINA
2007-01-01
Abstract
La presentazione del IX rapporto Alma Laurea sulla condizione occupazionale dei laureati italiani è accompagnata da un’ampia riflessione sulla transizione al lavoro nei principali paesi europei. L’articolo approfondisce il tema delle competenze acquisite grazie a esperienze di studio all’estero e la loro utilità per l’inserimento nel mercato del lavoro. Sono analizzati, aspetti culturali, geografici e finanziari. Si dimostra come un’esperienza di studio all’estero possa produrre benefici non solo agli studenti, ma anche alle due istituzioni che ospitano ed inviano. Tanto più efficace è l’organizzazione del percorso di mobilità, maggiori sono i risultati positivi a favore di tutto il sistema. La lettura dei dati di occupazione invece non evidenzia ancora vantaggi apprezzabili per gli studenti che hanno scelto un curriculum europeo, né d’altronde ci si poteva aspettare risultati diversi in un’economia fondata sulla piccola e media impresa ove il laureato generalmente trova difficile collocazione. Appare evidente quindi la necessità di perseguire i seguenti tre obiettivi per la crescita del nostro paese: • avvicinare sempre più l’università al mondo del lavoro ed al mercato per contribuire efficacemente al raggiungimento degli obiettivi di Lisbona; • perseguire fortemente un’etica di moralizzazione basata su meritocrazia e trasparenza, soprattutto nella pubblica amministrazione; • incoraggiare ed accompagnare i giovani verso un percorso formativo mobile ed internazionale, e finalmente europeo.Pubblicazioni consigliate
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