Il testo rileggge criticamente la storia dei Ciam. Fondati nel 1928 per concretizzare l’obiettivo dell’internazionalità della nuova architettura attraverso una sistematica azione collettiva, i Congrès Internationaux d’Architecture Moderne si scioglieranno nel 1959. In trent’anni di vita, il lavoro di quella che Giedion definì una «nuova collettività» di architetti e urbanisti si concentrerà sui temi e le forme dell’abitare la città moderna. Ricomporre e rileggere il percorso della riflessione dei Ciam consente non solo di ricostruire, seppure in maniera sintetica e parziale, una possibile biografia intellettuale di un collettivo di pensiero fondamentale per l’architettura e l’urbanistica del ‘900, ma permette anche di mettere in luce alcuni temi ancor oggi cruciali per il progetto dello spazio abitabile e dello spazio pubblico e per la definizione del ruolo sociale e tecnico dell’architetto e dell’urbanista.
Ciam
DI BIAGI, Paola
2012-01-01
Abstract
Il testo rileggge criticamente la storia dei Ciam. Fondati nel 1928 per concretizzare l’obiettivo dell’internazionalità della nuova architettura attraverso una sistematica azione collettiva, i Congrès Internationaux d’Architecture Moderne si scioglieranno nel 1959. In trent’anni di vita, il lavoro di quella che Giedion definì una «nuova collettività» di architetti e urbanisti si concentrerà sui temi e le forme dell’abitare la città moderna. Ricomporre e rileggere il percorso della riflessione dei Ciam consente non solo di ricostruire, seppure in maniera sintetica e parziale, una possibile biografia intellettuale di un collettivo di pensiero fondamentale per l’architettura e l’urbanistica del ‘900, ma permette anche di mettere in luce alcuni temi ancor oggi cruciali per il progetto dello spazio abitabile e dello spazio pubblico e per la definizione del ruolo sociale e tecnico dell’architetto e dell’urbanista.Pubblicazioni consigliate
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