La liquidazione

L’ espressione liquidazione ha nel diritto contabile pubblico un significato diverso da quello che ha nel diritto civile, in cui s’intende per liquido il credito il cui ammontare è determinato o determinabile mediante operazioni di mero conteggio aritmetico. In realtà, qui la liquidazione contabile è soltanto un complesso di atti interni di approntamento documentale e di scritturazione che precede le attività di ordinazione e di pagamento . La legge definisce la liquidazione come una fase del procedimento di spesa con cui, in base ai documenti ed ai titoli atti a comprovare il diritto del creditore, si determina la somma esatta da pagare nei limiti dell’ammontare dell’impegno definitivo assunto. La liquidazione è un atto unilaterale come lo è l’impegno di spesa. A differenza dell’impegno che è un atto formativo dell’obbligazione della spesa, in quanto integra la capacità giuridica del soggetto passivo, la liquidazione non comporta alcun intervento o manifestazione di volontà, ma si concreta in una serie di operazioni di rilevanza essenzialmente interna che rappresentano il momento esecutivo della spesa tanto da essere considerata una fase non autonoma, anche se il dato letterale della norma è indirizzato a considerarla come una fase del procedimento di spesa.