Il saggio propone una riflessione sul ruolo che l'azione pubblica oggi può giocare nel fare fronte a una rinvigorita questione della casa. Tratta in primo luogo di un vuoto, quello dell'edilizia residenziale pubblica, che nel nostro Paese è oggi un dato di fatto che di per sé fa problema proprio perché dimostra l'incapacità – da parte delle politiche pubbliche nazionali (e regionali) – di cogliere l'emergere di una vera e propria nuova emergenza abitativa. Un secondo aspetto attiene al cambiamento nella domanda sociale. Un cambiamento importante, anche se non ancora del tutto sufficientemente indagato. Rispetto a questo cambiamento può essere letto l'emergere di un nuovo approccio alla città pubblica, quello dell'edilizia sociale. Lo slittamento lessicale – da edilizia residenziale pubblica a edilizia sociale o addirittura al termine anglofono social housing – sottende tuttavia un modo completamente diverso dal passato di intendere le relazioni tra parole e cose. Il testo tratta infine della specificità del caso triestino, nell'intento di dimostrare un semplice assunto: di fronte a una questione casa che si va complessificando, la risposta non può più essere quella di un modello assoluto, universale, che tratti la questione in maniera aggregata e generale, quanto piuttosto la ricerca di modelli locali, parziali e al plurale, che con le risorse disponibili riescano almeno in parte a scomporre e ad affrontare un problema di così grande difficoltà.

Progettare città pubbliche per rinnovare i ruoli dell'azione pubblica. Ipotesi di lavoro a Trieste

MARCHIGIANI, ELENA
2012-01-01

Abstract

Il saggio propone una riflessione sul ruolo che l'azione pubblica oggi può giocare nel fare fronte a una rinvigorita questione della casa. Tratta in primo luogo di un vuoto, quello dell'edilizia residenziale pubblica, che nel nostro Paese è oggi un dato di fatto che di per sé fa problema proprio perché dimostra l'incapacità – da parte delle politiche pubbliche nazionali (e regionali) – di cogliere l'emergere di una vera e propria nuova emergenza abitativa. Un secondo aspetto attiene al cambiamento nella domanda sociale. Un cambiamento importante, anche se non ancora del tutto sufficientemente indagato. Rispetto a questo cambiamento può essere letto l'emergere di un nuovo approccio alla città pubblica, quello dell'edilizia sociale. Lo slittamento lessicale – da edilizia residenziale pubblica a edilizia sociale o addirittura al termine anglofono social housing – sottende tuttavia un modo completamente diverso dal passato di intendere le relazioni tra parole e cose. Il testo tratta infine della specificità del caso triestino, nell'intento di dimostrare un semplice assunto: di fronte a una questione casa che si va complessificando, la risposta non può più essere quella di un modello assoluto, universale, che tratti la questione in maniera aggregata e generale, quanto piuttosto la ricerca di modelli locali, parziali e al plurale, che con le risorse disponibili riescano almeno in parte a scomporre e ad affrontare un problema di così grande difficoltà.
2012
9788890428883
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11368/2632880
 Avviso

Registrazione in corso di verifica.
La registrazione di questo prodotto non è ancora stata validata in ArTS.

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact