Questo studio utilizza la storiografia internazionale corrente per trattare la questione delle minoranze religiose nell’Impero ottomano, con riferimento alla loro consistenza demografica e alla loro posizione sociale e fiscale attraverso i secoli, fino al nuovo quadro istituzionale prodotto dalle riforme del Tanzimat e dal progetto di “fusione ottomanista” dei sudditi nella seconda metà del XIX secolo. Sul piano storiografico, si discute della obsolescenza del concetto di "millet" e della sua revisione avviata da Benjamin Braude; in rapporto al contenuto etnico che le identità comunitarie vengono assumendo, si esamina più da vicino l’esperimento di associazione delle élites minoritarie alla gestione dello stato condotta nella provincia del Danubio. Sebbene l’esito catastrofico della Prima Guerra Mondiale per l’Impero ottomano non sia in alcun modo attribuibile all’azione delle minoranze, nella parte conclusiva dello studio si discutono i profili di connessione della questione delle minoranze con cinque possibili fattori di indebolimento dell’Impero negli ultimi suoi decenni: l’interferenza umanitaria europea; la penetrazione commerciale europea; il problema del debito pubblico; i rapporti con il contiguo Regno di Grecia; l’inadeguatezza del modello statale perseguito dai Giovani Turchi a tenere insieme una società complessa come quella ottomana del XX secolo.

Le minoranze nell'Impero ottomano: risorsa o fattore disintegrativo?

DOGO, MARCO
2012-01-01

Abstract

Questo studio utilizza la storiografia internazionale corrente per trattare la questione delle minoranze religiose nell’Impero ottomano, con riferimento alla loro consistenza demografica e alla loro posizione sociale e fiscale attraverso i secoli, fino al nuovo quadro istituzionale prodotto dalle riforme del Tanzimat e dal progetto di “fusione ottomanista” dei sudditi nella seconda metà del XIX secolo. Sul piano storiografico, si discute della obsolescenza del concetto di "millet" e della sua revisione avviata da Benjamin Braude; in rapporto al contenuto etnico che le identità comunitarie vengono assumendo, si esamina più da vicino l’esperimento di associazione delle élites minoritarie alla gestione dello stato condotta nella provincia del Danubio. Sebbene l’esito catastrofico della Prima Guerra Mondiale per l’Impero ottomano non sia in alcun modo attribuibile all’azione delle minoranze, nella parte conclusiva dello studio si discutono i profili di connessione della questione delle minoranze con cinque possibili fattori di indebolimento dell’Impero negli ultimi suoi decenni: l’interferenza umanitaria europea; la penetrazione commerciale europea; il problema del debito pubblico; i rapporti con il contiguo Regno di Grecia; l’inadeguatezza del modello statale perseguito dai Giovani Turchi a tenere insieme una società complessa come quella ottomana del XX secolo.
2012
9788815244185
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11368/2648708
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact