Nell’ambito della prospezione ed estrazione mineraria, come pure in quello della lavorazione dei metalli maturarono in epoca medievale saperi tecnici molto avanzati, che venivano trasmessi direttamente, attraverso l’addestramento, la pratica e la circolazione delle persone. La mobilità era assai accentuata fra le maestranze che si occupavano dell’estrazione del materiale, sia per l’incidenza dei fattori climatici che condizionavano il lavoro in miniera – spesso ubicate in luoghi impervi – che per le tecniche di estrazione e lavorazione che esaurivano rapidamente i filoni. I lavoratori dei distretti minerari dunque si spostavano frequentemente, portando con sé un prezioso patrimonio di conoscenze nel campo della prospezione e dello scavo minerario o in quello della raffinazione del minerale. La mobilità era più accentuata e a raggio più ampio nel caso di lavoratori specializzati, piuttosto che in quello della manodopera generica. Molte delle conoscenze tecniche furono messe a punto in area tedesca, ricca di bacini minerari, dove precocemente si era avviato il loro sfruttamento. I minatori teuthonici dettero vita ad una ampia a capillare migrazione che portò queste persone e i loro saperi nei distretti minerari della penisola italiana. Di ciò rimane traccia non solo nelle fonti documentarie e letterarie, ma anche nel lessico e negli usi giuridici, come è attestato dagli Statuti delle città direttamente legate allo sfruttamento minerario, in particolare Trento, Massa Marittima e Villa di Chiesa (Iglesias). La migrazione dei teuthonici si mescolò con quella di minatori e tecnici provenienti dall’area alpina meridionale, segnatamente lombarda, a cui pare legata la diffusione dei forni “alla bresciana” per ottenere la ghisa. La fabbricazione di oggetti di metallo avveniva in città ed era regolata dalle corporazioni, da un lato, e dalla normativa comunale dall’altro. L’afflusso di artigiani forestieri fu talvolta favorito dalle magistrature comunali ma venne spesso osteggiato dalle Arti. Tuttavia la diffusione delle conoscenze poteva avvenire anche mediante canali diversi da quelli codificati dalle corporazioni e i manufatti superstiti sono in grado di rivelare molto a proposito delle tecniche utilizzate e dei modelli a cui erano ispirati. In questa prospettiva è stato preso in esame il settore della lavorazione del bronzo, analizzando manufatti come le porte bronzee e le campane, le modalità della loro fabbricazione e diffusione. E’ stata inoltre esaminata un’ampia gamma di oggetti di dimensioni minori, in parte provenienti dal nord Europa o dal mondo arabo, in parte di produzione locale ma fortemente influenzati dai primi nello stile e nelle tecniche. Si ipotizza che le innovazioni tecniche derivassero soprattutto da piccoli miglioramenti, introdotti nel processo produttivo a seguito dei contatti con persone o con manufatti prodotti altrove, più che da singole scoperte. In prospecting and mining equipment, as well as in the machining of metals, ripened in the Middle Ages highly advanced technical skills, which were transmitted directly, through training, practice and the movement of people. The mobility was very pronounced among the workers who took care of the extraction of material, both for the incidence of climatic factors that conditioned the work in the mines - often located in inaccessible places - that the techniques of extraction and processing that ran out quickly strands. Workers in the mining districts moved frequently, bringing with him a wealth of valuable knowledge in the field of exploration and mining excavation or in the refining of the mineral. The mobility was more pronounced and longer range in the case of skilled workers, rather than that of the general workforce. Many of the technical knowledge had been developed in the German area, rich in mining areas where early and had started their exploitation. The miners teuthonici gave rise to a large and capillary migration that brought these people and their knowledge in mining districts of the Italian peninsula. Track of what remains not only in documentary and literary sources, but also in vocabulary and uses legal uses, as is attested by the Statutes of the city directly related to mining, in particular Trento, Massa Marittima and Villa di Chiesa (Iglesias). The migration of teuthonici mingled with that of miners and engineers coming from the southern Alps, notably Lombardy, which seems linked to the spread of the “brescian ovens” to get the cast iron. The manufacture of metal objects occurred in town and was regulated by corporations, on the one hand, and from municipal law. The inflow of foreign craftsmen were sometimes favored by municipal courts but was often opposed by the Arts. However, the dissemination of knowledge could also occur through different channels and the surviving artifacts are able to reveal much about the techniques used and of the models to which they were inspired. In this perspective it has been considered bronze works, analyzing artifacts like the bronze doors and the bells, and the manner of their production and distribution. It was also examined a wide range of smaller objects, partly from northern Europe or the Arab world, partly of local production but strongly influenced by the early in style and techniques. It is assumed that technical innovations were derived mainly from small improvements, introduced in the manufacturing process as a result of contact with people or goods manufactured elsewhere, rather than by individual discoveries.

Circolazione di uomini e trasmissione di tecniche nel settore minerario e metallurgico (Italia secoli XII-XIV)

DEGRASSI, DONATA
2013-01-01

Abstract

Nell’ambito della prospezione ed estrazione mineraria, come pure in quello della lavorazione dei metalli maturarono in epoca medievale saperi tecnici molto avanzati, che venivano trasmessi direttamente, attraverso l’addestramento, la pratica e la circolazione delle persone. La mobilità era assai accentuata fra le maestranze che si occupavano dell’estrazione del materiale, sia per l’incidenza dei fattori climatici che condizionavano il lavoro in miniera – spesso ubicate in luoghi impervi – che per le tecniche di estrazione e lavorazione che esaurivano rapidamente i filoni. I lavoratori dei distretti minerari dunque si spostavano frequentemente, portando con sé un prezioso patrimonio di conoscenze nel campo della prospezione e dello scavo minerario o in quello della raffinazione del minerale. La mobilità era più accentuata e a raggio più ampio nel caso di lavoratori specializzati, piuttosto che in quello della manodopera generica. Molte delle conoscenze tecniche furono messe a punto in area tedesca, ricca di bacini minerari, dove precocemente si era avviato il loro sfruttamento. I minatori teuthonici dettero vita ad una ampia a capillare migrazione che portò queste persone e i loro saperi nei distretti minerari della penisola italiana. Di ciò rimane traccia non solo nelle fonti documentarie e letterarie, ma anche nel lessico e negli usi giuridici, come è attestato dagli Statuti delle città direttamente legate allo sfruttamento minerario, in particolare Trento, Massa Marittima e Villa di Chiesa (Iglesias). La migrazione dei teuthonici si mescolò con quella di minatori e tecnici provenienti dall’area alpina meridionale, segnatamente lombarda, a cui pare legata la diffusione dei forni “alla bresciana” per ottenere la ghisa. La fabbricazione di oggetti di metallo avveniva in città ed era regolata dalle corporazioni, da un lato, e dalla normativa comunale dall’altro. L’afflusso di artigiani forestieri fu talvolta favorito dalle magistrature comunali ma venne spesso osteggiato dalle Arti. Tuttavia la diffusione delle conoscenze poteva avvenire anche mediante canali diversi da quelli codificati dalle corporazioni e i manufatti superstiti sono in grado di rivelare molto a proposito delle tecniche utilizzate e dei modelli a cui erano ispirati. In questa prospettiva è stato preso in esame il settore della lavorazione del bronzo, analizzando manufatti come le porte bronzee e le campane, le modalità della loro fabbricazione e diffusione. E’ stata inoltre esaminata un’ampia gamma di oggetti di dimensioni minori, in parte provenienti dal nord Europa o dal mondo arabo, in parte di produzione locale ma fortemente influenzati dai primi nello stile e nelle tecniche. Si ipotizza che le innovazioni tecniche derivassero soprattutto da piccoli miglioramenti, introdotti nel processo produttivo a seguito dei contatti con persone o con manufatti prodotti altrove, più che da singole scoperte. In prospecting and mining equipment, as well as in the machining of metals, ripened in the Middle Ages highly advanced technical skills, which were transmitted directly, through training, practice and the movement of people. The mobility was very pronounced among the workers who took care of the extraction of material, both for the incidence of climatic factors that conditioned the work in the mines - often located in inaccessible places - that the techniques of extraction and processing that ran out quickly strands. Workers in the mining districts moved frequently, bringing with him a wealth of valuable knowledge in the field of exploration and mining excavation or in the refining of the mineral. The mobility was more pronounced and longer range in the case of skilled workers, rather than that of the general workforce. Many of the technical knowledge had been developed in the German area, rich in mining areas where early and had started their exploitation. The miners teuthonici gave rise to a large and capillary migration that brought these people and their knowledge in mining districts of the Italian peninsula. Track of what remains not only in documentary and literary sources, but also in vocabulary and uses legal uses, as is attested by the Statutes of the city directly related to mining, in particular Trento, Massa Marittima and Villa di Chiesa (Iglesias). The migration of teuthonici mingled with that of miners and engineers coming from the southern Alps, notably Lombardy, which seems linked to the spread of the “brescian ovens” to get the cast iron. The manufacture of metal objects occurred in town and was regulated by corporations, on the one hand, and from municipal law. The inflow of foreign craftsmen were sometimes favored by municipal courts but was often opposed by the Arts. However, the dissemination of knowledge could also occur through different channels and the surviving artifacts are able to reveal much about the techniques used and of the models to which they were inspired. In this perspective it has been considered bronze works, analyzing artifacts like the bronze doors and the bells, and the manner of their production and distribution. It was also examined a wide range of smaller objects, partly from northern Europe or the Arab world, partly of local production but strongly influenced by the early in style and techniques. It is assumed that technical innovations were derived mainly from small improvements, introduced in the manufacturing process as a result of contact with people or goods manufactured elsewhere, rather than by individual discoveries.
2013
9788867280445
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