Garibaldi fu autore, oltre che delle proprie memorie, di discorsi, di liriche, di epistole e di quattro romanzi – in ordine di composizione: "Clelia o il governo dei preti", "Cantoni il volontario", "I Mille" e "Manlio". Tra i primi tre corre un filo comune fornito dall'ambientazione in un passato recente, dall'impegno politico (e spesso critico) in essi profuso dall'autore, mentre il quarto proietta le sue vicende nel futuro e si distingue per l'appartenenza spiccata a un genere avventuroso. Della trilogia scegliamo per un'analisi puntuale "Cantoni il volontario", composto senza rilevanti interruzioni tra 1868 e 1869, per la posizione mediana che occupa tra gli altri due anche relativamente alle scelte tematiche: tra un "Clelia" completamente dedicato a un intreccio e a personaggi d'invenzione e "I Mille", in cui invece prevarrà definitivamente la narrazione, la cronaca personale di fatti storici, "Cantoni" presenta una peculiare mescolanza dei due aspetti – invenzione letteraria e cronaca, oltre che una certa maturazione dell'autore rispetto alla prima prova, individuabile principalmente in un numero di personaggi e vicende inferiore ed in una struttura complessiva più compatta e leggibile. Fatti d'invenzione e moduli tipici dei generi popolari dell'epoca sono adoperati al servizio della causa civile e patriottica.
Cantoni il volontario. Garibaldi romanziere e i generi popolari
IANNUZZI, GIULIA
2012-01-01
Abstract
Garibaldi fu autore, oltre che delle proprie memorie, di discorsi, di liriche, di epistole e di quattro romanzi – in ordine di composizione: "Clelia o il governo dei preti", "Cantoni il volontario", "I Mille" e "Manlio". Tra i primi tre corre un filo comune fornito dall'ambientazione in un passato recente, dall'impegno politico (e spesso critico) in essi profuso dall'autore, mentre il quarto proietta le sue vicende nel futuro e si distingue per l'appartenenza spiccata a un genere avventuroso. Della trilogia scegliamo per un'analisi puntuale "Cantoni il volontario", composto senza rilevanti interruzioni tra 1868 e 1869, per la posizione mediana che occupa tra gli altri due anche relativamente alle scelte tematiche: tra un "Clelia" completamente dedicato a un intreccio e a personaggi d'invenzione e "I Mille", in cui invece prevarrà definitivamente la narrazione, la cronaca personale di fatti storici, "Cantoni" presenta una peculiare mescolanza dei due aspetti – invenzione letteraria e cronaca, oltre che una certa maturazione dell'autore rispetto alla prima prova, individuabile principalmente in un numero di personaggi e vicende inferiore ed in una struttura complessiva più compatta e leggibile. Fatti d'invenzione e moduli tipici dei generi popolari dell'epoca sono adoperati al servizio della causa civile e patriottica.Pubblicazioni consigliate
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