Come riconosciuto dalla ricerca e sperimentato dagli operatori, la legge n.328/2000 ha innescato un ampio processo di trasformazione del welfare tradizionale, costituendo un «accadimento significativo» che ha dato forma ad un contesto in cui «assumono significanza eventuali generalizzazioni sul passato ed ipotesi sul futuro». Questo «welfare in trasformazione» ha dovuto, e deve tutt’ora, interfacciarsi con i mutamenti strutturali della società, con processi quali, ad esempio, urbanizzazione, immigrazione e senilizzazione, e trovare, in questo nuovo contesto, strumenti innovativi di lettura dei bisogni sociali emergenti, oltre a quelli manifestati dai gruppi a forte rappresentanza consolidata, nonché nuovi strumenti partecipativi, al fine di costruire efficaci percorsi di interazione e scambio fra soggetti che si sono, negli anni, moltiplicati e diversificati, aprendosi, da un lato, a nuovi bisogni e a nuove modalità per la loro espressione e, dall’altro, a nuove logiche operative. Al centro di questa trasformazione, vi è sia l’evoluzione della figura dell’assistente sociale, anche riguardo al rapporto fra il suo mandato istituzionale e il suo mandato sociale, sia, ed è questo il punto di osservazione privilegiato di questo saggio, l’articolazione e il coordinamento delle forme di relazionalità che, nella complessità della dimensione locale, si intrecciano alle forme burocratiche di organizzazione di progetti e servizi, anch’essi in via di trasformazione.
La novità del lavoro sociale e i Piani di zona. Un tentativo di approccio corpus-based all’analisi del contenuto
ARNALDI S.
2013-01-01
Abstract
Come riconosciuto dalla ricerca e sperimentato dagli operatori, la legge n.328/2000 ha innescato un ampio processo di trasformazione del welfare tradizionale, costituendo un «accadimento significativo» che ha dato forma ad un contesto in cui «assumono significanza eventuali generalizzazioni sul passato ed ipotesi sul futuro». Questo «welfare in trasformazione» ha dovuto, e deve tutt’ora, interfacciarsi con i mutamenti strutturali della società, con processi quali, ad esempio, urbanizzazione, immigrazione e senilizzazione, e trovare, in questo nuovo contesto, strumenti innovativi di lettura dei bisogni sociali emergenti, oltre a quelli manifestati dai gruppi a forte rappresentanza consolidata, nonché nuovi strumenti partecipativi, al fine di costruire efficaci percorsi di interazione e scambio fra soggetti che si sono, negli anni, moltiplicati e diversificati, aprendosi, da un lato, a nuovi bisogni e a nuove modalità per la loro espressione e, dall’altro, a nuove logiche operative. Al centro di questa trasformazione, vi è sia l’evoluzione della figura dell’assistente sociale, anche riguardo al rapporto fra il suo mandato istituzionale e il suo mandato sociale, sia, ed è questo il punto di osservazione privilegiato di questo saggio, l’articolazione e il coordinamento delle forme di relazionalità che, nella complessità della dimensione locale, si intrecciano alle forme burocratiche di organizzazione di progetti e servizi, anch’essi in via di trasformazione.Pubblicazioni consigliate
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