Questo saggio analizza le trasformazioni che hanno caratterizzato la Libia dal 2011 ad oggi, collocandole in un quadro storico di medio periodo e nel più ampio contesto delle relazioni petrolifere internazionali. Al momento dello scoppio delle rivolte in Nord Africa, gran parte dell’opinione pubblica era concorde nel ritenere che il regime di Muammar Gheddafi sarebbe rimasto in piedi, grazie al circolo virtuoso instauratosi sin dagli anni ‘70 tra rendite petrolifere, repressione politica e stabilità sociale. All’inizio del 2011 il prodotto interno lordo della Libia era ancora assai alto, mentre le spese sociali legate alle rendite petrolifere rimanevano in ascesa. Inoltre, risultavano quasi del tutto assenti le forme di aggregazione civile e politica presenti in Egitto e in Tunisia. Per individuare alcune delle cause delle rivolte in Libia, dopo aver analizzato l’importanza dell’area MENA per le politiche petrolifere internazionali, la prima parte del saggio evidenzia l’utilità che gli studi sul rentier state hanno per una comprensione del caso libico. Si analizza quindi il ruolo che le trasformazioni politiche ed economiche introdotte dal regime di Muammar Gheddafi tra gli anni ’90 e l’inizio del nuovo secolo hanno avuto nel ridefinire gli assetti politici e diplomatici interni ed internazionali. In conclusione, ci si sofferma sull’importanza degli interessi petroliferi internazionali nella caduta del regime di Gheddafi e nell’affermarsi di una nuova classe dirigente.

Interessi petroliferi internazionali e classi dirigenti nella Libia contemporanea

BINI, ELISABETTA
2014-01-01

Abstract

Questo saggio analizza le trasformazioni che hanno caratterizzato la Libia dal 2011 ad oggi, collocandole in un quadro storico di medio periodo e nel più ampio contesto delle relazioni petrolifere internazionali. Al momento dello scoppio delle rivolte in Nord Africa, gran parte dell’opinione pubblica era concorde nel ritenere che il regime di Muammar Gheddafi sarebbe rimasto in piedi, grazie al circolo virtuoso instauratosi sin dagli anni ‘70 tra rendite petrolifere, repressione politica e stabilità sociale. All’inizio del 2011 il prodotto interno lordo della Libia era ancora assai alto, mentre le spese sociali legate alle rendite petrolifere rimanevano in ascesa. Inoltre, risultavano quasi del tutto assenti le forme di aggregazione civile e politica presenti in Egitto e in Tunisia. Per individuare alcune delle cause delle rivolte in Libia, dopo aver analizzato l’importanza dell’area MENA per le politiche petrolifere internazionali, la prima parte del saggio evidenzia l’utilità che gli studi sul rentier state hanno per una comprensione del caso libico. Si analizza quindi il ruolo che le trasformazioni politiche ed economiche introdotte dal regime di Muammar Gheddafi tra gli anni ’90 e l’inizio del nuovo secolo hanno avuto nel ridefinire gli assetti politici e diplomatici interni ed internazionali. In conclusione, ci si sofferma sull’importanza degli interessi petroliferi internazionali nella caduta del regime di Gheddafi e nell’affermarsi di una nuova classe dirigente.
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