Lo scritto approfondisce il contenuto della proposta di concordato fallimentare, muovendo dall'analisi del dibattito circa la sua natura e funzione, i cui esiti sono ancora attuali in relazione alla soluzione proposta per alcune incertezze interpretative. L'istituto dell'assunzione è affrontato nell'ottica della terzietà dell'assuntore, sia con riferimento alla determinazione del patrimonio oggetto di acquisizione che con riferimento alla delimitazione della responsabilità che il terzo assume verso i creditori concorsuali. Ampia parte del capitolo è dedicata al concordato che preveda operazioni sul capitale della società fallita: si approfondisce il problema della competenza ad assumere le relative deliberazioni e si analizzano le conseguenze che si verificano, nella patologia del concordato omologato, sulla società fallita e sulle società che abbiano preso parte o siano sorte a seguito delle operazioni di riorganizzazione societaria già attuate. Per quanto attiene il concordato che preveda la suddivisione dei creditori in classi, si propone la tesi che ritiene essenziale il consenso - seppure nell'ambito di classe autonoma - del creditore prelatizio degradato per incapienza del bene o diritto oggetto della prelazione e si affronta il tema, direttamente conseguente, della modalità di attribuzione del voto. Il capitolo termina con un'analisi dei principî applicabili agli accordi paraconcordatari e al tema della loro validità ed efficacia, in particolare ove essi siano stipulati dal fallito col terzo proponente e abbiano ad oggetto beni e diritti compresi nell'attivo fallimentare in forza dell'applicazione delle regole peculiari alla procedura concorsuale, del cui effetto è tesi diffusa che il fallito non possa giovarsi.
Titolo: | La proposta di concordato: profili sostanziali |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2014 |
Abstract: | Lo scritto approfondisce il contenuto della proposta di concordato fallimentare, muovendo dall'analisi del dibattito circa la sua natura e funzione, i cui esiti sono ancora attuali in relazione alla soluzione proposta per alcune incertezze interpretative. L'istituto dell'assunzione è affrontato nell'ottica della terzietà dell'assuntore, sia con riferimento alla determinazione del patrimonio oggetto di acquisizione che con riferimento alla delimitazione della responsabilità che il terzo assume verso i creditori concorsuali. Ampia parte del capitolo è dedicata al concordato che preveda operazioni sul capitale della società fallita: si approfondisce il problema della competenza ad assumere le relative deliberazioni e si analizzano le conseguenze che si verificano, nella patologia del concordato omologato, sulla società fallita e sulle società che abbiano preso parte o siano sorte a seguito delle operazioni di riorganizzazione societaria già attuate. Per quanto attiene il concordato che preveda la suddivisione dei creditori in classi, si propone la tesi che ritiene essenziale il consenso - seppure nell'ambito di classe autonoma - del creditore prelatizio degradato per incapienza del bene o diritto oggetto della prelazione e si affronta il tema, direttamente conseguente, della modalità di attribuzione del voto. Il capitolo termina con un'analisi dei principî applicabili agli accordi paraconcordatari e al tema della loro validità ed efficacia, in particolare ove essi siano stipulati dal fallito col terzo proponente e abbiano ad oggetto beni e diritti compresi nell'attivo fallimentare in forza dell'applicazione delle regole peculiari alla procedura concorsuale, del cui effetto è tesi diffusa che il fallito non possa giovarsi. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11368/2811152 |
ISBN: | 978-88-598-1065-0 |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Contributo in Volume (Capitolo,Saggio) |