In questo capitolo si sono utilizzati i dati derivanti dalle comunicazioni obbligatorie di assunzione che le imprese del settore privato e gli enti pubblici locali effettuano ai Centri per l’Impiego regionali. Si tratta quindi del solo lavoro dipendente. Dai dati esaminati risulta che una quota consistente dei neolaureati dell’ateneo triestino trova un primo impiego nel mercato del lavoro regionale. Questo accade anche nel resto del Paese, come riferiscono le indagini dell’Istat ed Almalaurea sul tema. Tali indagini, pur rilevando un’insoddisfazione crescente e una tendenza ad un maggior tasso di “fuga verso l’estero”, evidenziano che dopo la laurea si preferisce ancora cercare un’occupazione nell’area di residenza o in quella dell’ateneo frequentato, che oggi generalmente è quello sotto casa; fanno eccezione i laureati magistrali che cercano sempre di più esperienze in zone lontane da quelle di provenienza. Negli anni più recenti, come conseguenza della crisi economica, il processo di ricerca ha riguardato aree più vaste del Paese e ha varcato anche i confini nazionali; tuttavia i dati degli osservatori regionali del lavoro che usiamo in questa rima panoramica non consentono di cogliere questo fenomeno, in quanto registrano solo gli ingressi di lavoratori da altre regioni o dall’estero, molto limitati nel caso dei laureati in regione.

I laureati nel mercato del lavoro dipendente del Friuli Venezia Giulia

CHIES, LAURA;PODRECCA, ELENA
2014-01-01

Abstract

In questo capitolo si sono utilizzati i dati derivanti dalle comunicazioni obbligatorie di assunzione che le imprese del settore privato e gli enti pubblici locali effettuano ai Centri per l’Impiego regionali. Si tratta quindi del solo lavoro dipendente. Dai dati esaminati risulta che una quota consistente dei neolaureati dell’ateneo triestino trova un primo impiego nel mercato del lavoro regionale. Questo accade anche nel resto del Paese, come riferiscono le indagini dell’Istat ed Almalaurea sul tema. Tali indagini, pur rilevando un’insoddisfazione crescente e una tendenza ad un maggior tasso di “fuga verso l’estero”, evidenziano che dopo la laurea si preferisce ancora cercare un’occupazione nell’area di residenza o in quella dell’ateneo frequentato, che oggi generalmente è quello sotto casa; fanno eccezione i laureati magistrali che cercano sempre di più esperienze in zone lontane da quelle di provenienza. Negli anni più recenti, come conseguenza della crisi economica, il processo di ricerca ha riguardato aree più vaste del Paese e ha varcato anche i confini nazionali; tuttavia i dati degli osservatori regionali del lavoro che usiamo in questa rima panoramica non consentono di cogliere questo fenomeno, in quanto registrano solo gli ingressi di lavoratori da altre regioni o dall’estero, molto limitati nel caso dei laureati in regione.
2014
978-88-8303-611-8
978-88-8303-613-2
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