La tesi di Silvio Spaventa che la libertà si concretizza nella giustizia nell'amministrazione rappresenta un'originale riflessione che evidenzia le difficoltà del percorso italiano verso la costruzione di uno stato di diritto. La soluzione spaventiana che prevede il ristabilimento del contenzioso amministrativo si distingue volutamente tanto dall'esperienza inglese dove non era previsto alcun giudice amministrativo quanto dall'esperienza francese dove c'era ma, secondo gli italiani, con troppo potere di intervento dell'esecutivo nell'ambito della applicazione delle leggi. L'idea dell'esistenza di "un diritto soggettivo di ragione pubblica" in cui consiste la sua definizione di interesse legittimo, estromesso dalla legge del 1865 che estendeva l'accentramento amministrativo al nascente stato italiano, rappresenta, pur nella sua ambigua definizione, il senso della sua battaglia per la legalità e l'imparzialità che la tensione tra diritto soggettivo e interesse legittimo, ancor oggi presente nel nostro sistema dualista di giurisdizione, rivela come un momento di criticità ancora non pienamente risolto.

Silvio Spaventa: la liberté n'est que justice dans l'administration

MANGANARO, ERMENEGILDA
2014-01-01

Abstract

La tesi di Silvio Spaventa che la libertà si concretizza nella giustizia nell'amministrazione rappresenta un'originale riflessione che evidenzia le difficoltà del percorso italiano verso la costruzione di uno stato di diritto. La soluzione spaventiana che prevede il ristabilimento del contenzioso amministrativo si distingue volutamente tanto dall'esperienza inglese dove non era previsto alcun giudice amministrativo quanto dall'esperienza francese dove c'era ma, secondo gli italiani, con troppo potere di intervento dell'esecutivo nell'ambito della applicazione delle leggi. L'idea dell'esistenza di "un diritto soggettivo di ragione pubblica" in cui consiste la sua definizione di interesse legittimo, estromesso dalla legge del 1865 che estendeva l'accentramento amministrativo al nascente stato italiano, rappresenta, pur nella sua ambigua definizione, il senso della sua battaglia per la legalità e l'imparzialità che la tensione tra diritto soggettivo e interesse legittimo, ancor oggi presente nel nostro sistema dualista di giurisdizione, rivela come un momento di criticità ancora non pienamente risolto.
2014
978-2-7314-0956-7
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