La valutazione delle partecipazioni detenute da un’azienda in crisi costituisce un aspetto importante nell’applicazione del metodo patrimoniale analitico, poiché tali elementi patrimoniali sono caratterizzati da un’intrinseca complessità, in quanto rappresentano cointeressenze nel capitale di altre aziende che richiedono di essere adeguatamente esplicitate. Valutare una partecipazione societaria, infatti, significa innanzitutto valutare il capitale economico della società partecipata; tuttavia la mera applicazione della percentuale di possesso al capitale economico della società partecipata non esaurisce il processo valutativo, che deve necessariamente includere una serie di variabili che non sono comprese nella determinazione del valore fondamentale di una partecipazione. È necessario, inoltre, valutare in maniera appropriata le differenti categorie di partecipazioni, distinguendo adeguatamente tra partecipazioni di controllo, di collegamento, e altre partecipazioni. Alla luce delle considerazioni sopra svolte, gli obiettivi del presente capitolo sono i seguenti: • definire brevemente l’elemento patrimoniale oggetto di valutazione; • trattare distintamente i casi della valutazione delle partecipazioni di controllo da quello delle partecipazioni di minoranza; • illustrare le rettifiche da apportare al capitale economico della partecipata per riflettere adeguatamente il valore della partecipazione, con particolare riferimento agli sconti e ai premi che sorgono in relazione alla presenza o assenza di controllo e alla liquidità; • chiarire come le rettifiche sopra indicate, incluso il premio per il controllo, possano essere applicate al caso dell’azienda in crisi.
Il metodo di valutazione analitico: le partecipazioni
BERTONI, MICHELE;DE ROSA, Bruno
2014-01-01
Abstract
La valutazione delle partecipazioni detenute da un’azienda in crisi costituisce un aspetto importante nell’applicazione del metodo patrimoniale analitico, poiché tali elementi patrimoniali sono caratterizzati da un’intrinseca complessità, in quanto rappresentano cointeressenze nel capitale di altre aziende che richiedono di essere adeguatamente esplicitate. Valutare una partecipazione societaria, infatti, significa innanzitutto valutare il capitale economico della società partecipata; tuttavia la mera applicazione della percentuale di possesso al capitale economico della società partecipata non esaurisce il processo valutativo, che deve necessariamente includere una serie di variabili che non sono comprese nella determinazione del valore fondamentale di una partecipazione. È necessario, inoltre, valutare in maniera appropriata le differenti categorie di partecipazioni, distinguendo adeguatamente tra partecipazioni di controllo, di collegamento, e altre partecipazioni. Alla luce delle considerazioni sopra svolte, gli obiettivi del presente capitolo sono i seguenti: • definire brevemente l’elemento patrimoniale oggetto di valutazione; • trattare distintamente i casi della valutazione delle partecipazioni di controllo da quello delle partecipazioni di minoranza; • illustrare le rettifiche da apportare al capitale economico della partecipata per riflettere adeguatamente il valore della partecipazione, con particolare riferimento agli sconti e ai premi che sorgono in relazione alla presenza o assenza di controllo e alla liquidità; • chiarire come le rettifiche sopra indicate, incluso il premio per il controllo, possano essere applicate al caso dell’azienda in crisi.Pubblicazioni consigliate
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