La quasi totalità delle aree disciplinari è organizzata su due livelli; vi sono però alcune eccezioni che fanno riferimento ad una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici e che richiede tempi più lunghi e unitari di formazione. Si tratta di alcuni corsi (Medicina e Chirurgia, Medicina veterinaria, Odontoiatria e protesi dentaria, Farmacia e Farmacia industriale, Architettura e Ingegneria, Giurisprudenza, Scienze della formazione primaria) che sono definiti “Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico”. Nel nostro ateneo questi corsi sono tutti presenti ad esclusione di Medicina veterinaria, tuttavia i corsi di laurea in Ingegneria e in Architettura sono organizzati nella formulazione del “3+2”. Il passaggio al ciclo unico non è avvenuto immediatamente con l’avvio della riforma per il corso di laurea di Giurisprudenza, ma solo nell'a.a 2007/2008 e, come evidenziato in precedenza, si possono già vedere i risultati in termini di successo nella carriera universitaria. Per Architettura, invece, il ciclo unico sarà avviato solo con l’a.a. 2014/15. A differenza delle lauree magistrali esaminate nel precedente capitolo, che prevedono un titolo di primo livello come requisito essenziale per l’ammissione, quelle a ciclo unico richiedono il solo diploma di scuola secondaria superiore o un titolo estero comparabile, quale titolo indispensabile per l’immatricolazione. L’ammissione, tuttavia, è subordinata a una prova di selezione; gli studi si articolano su 5 anni (6 anni e 360 CFU per Medicina e Chirurgia e per Odontoiatria e protesi dentaria) e per conseguire il titolo di Laurea Magistrale lo studente deve aver acquisito 300 CFU, elaborando e discutendo alla fine del percorso una tesi di ricerca. Appare evidente che questi corsi di laurea presentino livelli di impegno e durate più elevate rispetto a quelli precedentemente considerati, per questo motivo si può immaginare a priori che le carriere universitarie di questi studenti siano mediamente più brillanti.
I percorsi magistrali di laurea a ciclo unico
GRAZIOSI, GRAZIA
2014-01-01
Abstract
La quasi totalità delle aree disciplinari è organizzata su due livelli; vi sono però alcune eccezioni che fanno riferimento ad una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici e che richiede tempi più lunghi e unitari di formazione. Si tratta di alcuni corsi (Medicina e Chirurgia, Medicina veterinaria, Odontoiatria e protesi dentaria, Farmacia e Farmacia industriale, Architettura e Ingegneria, Giurisprudenza, Scienze della formazione primaria) che sono definiti “Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico”. Nel nostro ateneo questi corsi sono tutti presenti ad esclusione di Medicina veterinaria, tuttavia i corsi di laurea in Ingegneria e in Architettura sono organizzati nella formulazione del “3+2”. Il passaggio al ciclo unico non è avvenuto immediatamente con l’avvio della riforma per il corso di laurea di Giurisprudenza, ma solo nell'a.a 2007/2008 e, come evidenziato in precedenza, si possono già vedere i risultati in termini di successo nella carriera universitaria. Per Architettura, invece, il ciclo unico sarà avviato solo con l’a.a. 2014/15. A differenza delle lauree magistrali esaminate nel precedente capitolo, che prevedono un titolo di primo livello come requisito essenziale per l’ammissione, quelle a ciclo unico richiedono il solo diploma di scuola secondaria superiore o un titolo estero comparabile, quale titolo indispensabile per l’immatricolazione. L’ammissione, tuttavia, è subordinata a una prova di selezione; gli studi si articolano su 5 anni (6 anni e 360 CFU per Medicina e Chirurgia e per Odontoiatria e protesi dentaria) e per conseguire il titolo di Laurea Magistrale lo studente deve aver acquisito 300 CFU, elaborando e discutendo alla fine del percorso una tesi di ricerca. Appare evidente che questi corsi di laurea presentino livelli di impegno e durate più elevate rispetto a quelli precedentemente considerati, per questo motivo si può immaginare a priori che le carriere universitarie di questi studenti siano mediamente più brillanti.Pubblicazioni consigliate
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