Il patrizio veneziano Francesco Pisani (1494-1570) figlio di un potente banchiere, ottenne nel 1517 il cardinalato mediante l'esborso dell'enorme somma di 20.000 ducati. Per ripagare la famiglia delle spese sostenute, si impegnò nella caccia a pingui benefici ecclesiastici: nel 1524 divenne vescovo di Padova; vi aggiunse col tempo le entrate di altri vescovati (Cittanova, Treviso, Narbona in Francia) e di ricche abbazie per un'entrata lorda di 12.000-15.000 ducati. Ebbe un ruolo di rilievo nelle vicende successive al Sacco di Roma; si preoccupò di governare le diocesi di Padova e Treviso per il tramite di valenti vicari generali; ma nell'età della Controriforma apparve come un uomo di altri tempi, di fronte al rigorismo morale di pontefici come Pio V.
Pisani, Francesco
TREBBI, GIUSEPPE
2015
Abstract
Il patrizio veneziano Francesco Pisani (1494-1570) figlio di un potente banchiere, ottenne nel 1517 il cardinalato mediante l'esborso dell'enorme somma di 20.000 ducati. Per ripagare la famiglia delle spese sostenute, si impegnò nella caccia a pingui benefici ecclesiastici: nel 1524 divenne vescovo di Padova; vi aggiunse col tempo le entrate di altri vescovati (Cittanova, Treviso, Narbona in Francia) e di ricche abbazie per un'entrata lorda di 12.000-15.000 ducati. Ebbe un ruolo di rilievo nelle vicende successive al Sacco di Roma; si preoccupò di governare le diocesi di Padova e Treviso per il tramite di valenti vicari generali; ma nell'età della Controriforma apparve come un uomo di altri tempi, di fronte al rigorismo morale di pontefici come Pio V.File | Dimensione | Formato | |
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