L'articolo analizza la mobilità e il confinamento dei richiedenti asilo ospitati nel Centro di prima accoglienza di Gradisca d'Isonzo. La ricerca etnografica condotta all'interno del CARA, tramite interviste a richiedenti asilo , operatori e personale del centro, politici e autorità locali mette in luce le ambivalenze di un sistema di protezione 'securitaria' con la creazione di una 'jungle' sul fiume Isonzo come conseguenza del flusso dalla rotta Balcani.
Titolo: | The ambivalent camp: Mobility and excess in a quasi-carceral Italian asylum seekers hospitality centre |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2017 |
Abstract: | L'articolo analizza la mobilità e il confinamento dei richiedenti asilo ospitati nel Centro di prima accoglienza di Gradisca d'Isonzo. La ricerca etnografica condotta all'interno del CARA, tramite interviste a richiedenti asilo , operatori e personale del centro, politici e autorità locali mette in luce le ambivalenze di un sistema di protezione 'securitaria' con la creazione di una 'jungle' sul fiume Isonzo come conseguenza del flusso dalla rotta Balcani. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11368/2892025 |
ISBN: | 978-1-138-18404-6 |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Contributo in Volume (Capitolo,Saggio) |
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