L'umanista triestino Andrea Rapicio (1533-1573), schierato per tradizione familiare con la corrente filoimperiale del Consiglio di Trieste, difese come Consigliere imperiale il diritto asburgico alla libertà di navigazione nell'Adriatico, osteggiata da Venezia. Designato dall'Imperatore come vescovo di Trieste, ottenne con qualche ritardo la conferma romana a causa dei suoi contrasti con il patriarca di Aquileia. Governò con zelo la sua diocesi ed ottenne da Roma la dispensa per il matrimonio dell'arciduca Carlo d'Asburgo con una principessa bavarese, decisivo per la restaurazione cattolica nell'Austria interna.
Ravizza (Rapicio), Andrea
TREBBI, GIUSEPPE
2016-01-01
Abstract
L'umanista triestino Andrea Rapicio (1533-1573), schierato per tradizione familiare con la corrente filoimperiale del Consiglio di Trieste, difese come Consigliere imperiale il diritto asburgico alla libertà di navigazione nell'Adriatico, osteggiata da Venezia. Designato dall'Imperatore come vescovo di Trieste, ottenne con qualche ritardo la conferma romana a causa dei suoi contrasti con il patriarca di Aquileia. Governò con zelo la sua diocesi ed ottenne da Roma la dispensa per il matrimonio dell'arciduca Carlo d'Asburgo con una principessa bavarese, decisivo per la restaurazione cattolica nell'Austria interna.File in questo prodotto:
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