La valutazione dell’impatto delle opere di consolidamento da intraprendere sul patrimonio storico, condotta secondo i principi della sicurezza strutturale e del restauro, costituisce una fase necessaria per individuare metodologie di intervento compatibili con i valori storici ed architettonici di cui l’edificio è portatore. L’edificio del Municipio di Monfalcone (GO), realizzato nel 1860 e caratterizzato da strutture in muratura provviste, in alcuni settori, di rivestimenti in pietra, è stato oggetto nella prima metà del secolo scorso di interventi di ampliamento, ristrutturazione e ridistribuzione degli spazi interni; a partire dal 2010, un complesso intervento di ristrutturazione radicale ambisce alla rifunzionalizzazione interna ed alla messa in sicurezza del fabbricato. In particolare le murature portanti, caratterizzate da una generale disomogeneità del tessuto, ricco di materiale incoerente e disaggregato, sono risultate soggette a rilevanti fessurazioni, evidenziate in fase di diagnosi, riferibili a cedimenti differenziali alle fondazioni e la cui entità si è aggravata nel corso dei lavori. Il monitoraggio del quadro fessurativo, nell’ottica della generale messa in sicurezza del fabbricato, ha messo in evidenza la necessità di una complessiva azione di miglioramento del comportamento strutturale che, nello specifico, ha previsto un radicale irrobustimento strutturale delle murature. La valutazione delle alternative possibili per il raggiungimento di tale risultato ha considerato l’utilizzo di reti di irrigidimento con betoncino a legante cementizio, l’applicazione iniezioni di boiacca di cemento nelle murature, e l’applicazione di una rete in resina polimerica per il placcaggio diffuso. Quest’ultima soluzione ottempera ai criteri prefissati di congrua collaborazione strutturale con le murature ottocentesche e di spessore contenuto degli elementi di rinforzo. Il consolidamento è stato dunque operato mediante tale metodica, che prevede l’applicazione di reti di fibre in polimero rinforzato (FRP, Fiber Reinforced Polymer), capaci di salvaguardare della composizione originaria della muratura, la reversibilità delle azioni di recupero e la compatibilità fisico-chimica dei nuovi componenti.

Recupero di murature storiche mediante consolidamento con fibre in polimero rinforzato

VALCOVICH, EDINO;STIVAL, CARLO ANTONIO;STRAZZA, NICOLA;BERTO, RAUL
2017-01-01

Abstract

La valutazione dell’impatto delle opere di consolidamento da intraprendere sul patrimonio storico, condotta secondo i principi della sicurezza strutturale e del restauro, costituisce una fase necessaria per individuare metodologie di intervento compatibili con i valori storici ed architettonici di cui l’edificio è portatore. L’edificio del Municipio di Monfalcone (GO), realizzato nel 1860 e caratterizzato da strutture in muratura provviste, in alcuni settori, di rivestimenti in pietra, è stato oggetto nella prima metà del secolo scorso di interventi di ampliamento, ristrutturazione e ridistribuzione degli spazi interni; a partire dal 2010, un complesso intervento di ristrutturazione radicale ambisce alla rifunzionalizzazione interna ed alla messa in sicurezza del fabbricato. In particolare le murature portanti, caratterizzate da una generale disomogeneità del tessuto, ricco di materiale incoerente e disaggregato, sono risultate soggette a rilevanti fessurazioni, evidenziate in fase di diagnosi, riferibili a cedimenti differenziali alle fondazioni e la cui entità si è aggravata nel corso dei lavori. Il monitoraggio del quadro fessurativo, nell’ottica della generale messa in sicurezza del fabbricato, ha messo in evidenza la necessità di una complessiva azione di miglioramento del comportamento strutturale che, nello specifico, ha previsto un radicale irrobustimento strutturale delle murature. La valutazione delle alternative possibili per il raggiungimento di tale risultato ha considerato l’utilizzo di reti di irrigidimento con betoncino a legante cementizio, l’applicazione iniezioni di boiacca di cemento nelle murature, e l’applicazione di una rete in resina polimerica per il placcaggio diffuso. Quest’ultima soluzione ottempera ai criteri prefissati di congrua collaborazione strutturale con le murature ottocentesche e di spessore contenuto degli elementi di rinforzo. Il consolidamento è stato dunque operato mediante tale metodica, che prevede l’applicazione di reti di fibre in polimero rinforzato (FRP, Fiber Reinforced Polymer), capaci di salvaguardare della composizione originaria della muratura, la reversibilità delle azioni di recupero e la compatibilità fisico-chimica dei nuovi componenti.
2017
978-88-96386-58-3
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