Parlare di stranieri in aree fragili significa, concretamente, parlare di fragilità sociali e ambientali, che s’incontrano e convivono all’interno di uno stesso territorio. È bene precisare, tuttavia, che si tratta di fragilità multidimensionali in entrambi i casi. Come diversi autori hanno, negli anni, posto in rilievo (Zanfrini 2007, Morawska 2005, Ambrosini 2011, Castles e Miller 2012) la migrazione è un fenomeno multidimensionale che coinvolge e influenza parimenti il paese di origine (dei migranti) e quello di arrivo, modificando in entrambi i casi, assetti e dinamiche relazionali. La migrazione, inoltre, stabilisce una duplice relazione con lo spazio: da un lato presuppone un attraversamento di confini e frontiere, in parte stabili e permeabili; dall’altro migrare significa anche « (. . . ) muoversi ricercando i margini del nuovo territorio » e dunque andare alla scoperta di esso (Zanini 1997, p. 69). Infine, la reiterazione di questa mobilità e ricerca conduce, negli anni, alla sedimentazione dell’esperienza migratoria che ha scritto negli anni numerose pagine della storia internazionale.
L’immigrazione straniera nelle aree fragili montane
GRECO, DONATELLA;Osti, Giorgio
2017-01-01
Abstract
Parlare di stranieri in aree fragili significa, concretamente, parlare di fragilità sociali e ambientali, che s’incontrano e convivono all’interno di uno stesso territorio. È bene precisare, tuttavia, che si tratta di fragilità multidimensionali in entrambi i casi. Come diversi autori hanno, negli anni, posto in rilievo (Zanfrini 2007, Morawska 2005, Ambrosini 2011, Castles e Miller 2012) la migrazione è un fenomeno multidimensionale che coinvolge e influenza parimenti il paese di origine (dei migranti) e quello di arrivo, modificando in entrambi i casi, assetti e dinamiche relazionali. La migrazione, inoltre, stabilisce una duplice relazione con lo spazio: da un lato presuppone un attraversamento di confini e frontiere, in parte stabili e permeabili; dall’altro migrare significa anche « (. . . ) muoversi ricercando i margini del nuovo territorio » e dunque andare alla scoperta di esso (Zanini 1997, p. 69). Infine, la reiterazione di questa mobilità e ricerca conduce, negli anni, alla sedimentazione dell’esperienza migratoria che ha scritto negli anni numerose pagine della storia internazionale.Pubblicazioni consigliate
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