Il contributo mette in luce alcuni aspetti ‘letterari’ e stilistici nel 'Mito absburgico' di Claudio Magris, (aggettivazione ossimorica, uso della citazione, genesi del testo), individua quindi l’operazione poetologica per cui attraverso la figura di Scipio Slataper il germanista si costruisce il suo non luogo di saggista-scrittore, e si conclude con alcune osservazioni sul crescente disimpegno dell'autore da una scrittura accademica a favore dell’invenzione dell’io narrante narratore-filologo di 'Danubio' che ormai si auto-redime dalla dannazione bibliografica.

Diventare Claudio Magris: come un germanista scopre il suo meridiano letterario

Maria Carolina Foi
2018-01-01

Abstract

Il contributo mette in luce alcuni aspetti ‘letterari’ e stilistici nel 'Mito absburgico' di Claudio Magris, (aggettivazione ossimorica, uso della citazione, genesi del testo), individua quindi l’operazione poetologica per cui attraverso la figura di Scipio Slataper il germanista si costruisce il suo non luogo di saggista-scrittore, e si conclude con alcune osservazioni sul crescente disimpegno dell'autore da una scrittura accademica a favore dell’invenzione dell’io narrante narratore-filologo di 'Danubio' che ormai si auto-redime dalla dannazione bibliografica.
2018
978-3-96110-166-5
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Hg._a_cura_di_Literatur_und_Welt._Zur_D.pdf

accesso aperto

Descrizione: contributo in volume
Tipologia: Documento in Versione Editoriale
Licenza: Digital Rights Management non definito
Dimensione 3.16 MB
Formato Adobe PDF
3.16 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11368/2926675
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact