Nella progettazione di edifici in zona sismica, è cruciale prevedere zone di dissipazione di energia per garantire l’integrità della struttura stessa durante un evento sismico. A questo proposito, è importante poter valutare il numero di elementi dissipativi, la loro disposizione all’interno della struttura e, laddove possibile, valutarne la mutua interazione, di modo da poterli progettare in maniera tale da poterne prevedere il comportamento. Nelle strutture in XLam, le connessioni tra pannelli formanti una stessa parete possono essere progettate per conferire alla stessa un comportamento monolitico, demandando quindi alle sole connessioni di base l’assorbimento delle azioni agenti sulla parete stessa, oppure possono essere progettate in modo da deformarsi, dando quindi alla parete un comportamento accoppiato e contribuendo anch’esse alla dissipazione delle forze esterne incidenti sulla parete. Nel presente articolo si propone una formula che, date le caratteristiche di sollecitazione esterna (forza laterale e sforzo normale agenti sulla parete), la geometria del sistema e le caratteristiche delle connessioni di base, permette di valutare la resistenza che dovranno avere le connessioni tra i pannelli per ottenere un comportamento monolitico od accoppiato. La formula è stata validata sulla base di esperimenti indipendenti, verificandosi corretta nella maggioranza dei casi.
Sul Progetto in Zona Sismica di Strutture a Pareti Lignee in Xlam
TAMAGNONE, GABRIELE;fragiacomo
2017-01-01
Abstract
Nella progettazione di edifici in zona sismica, è cruciale prevedere zone di dissipazione di energia per garantire l’integrità della struttura stessa durante un evento sismico. A questo proposito, è importante poter valutare il numero di elementi dissipativi, la loro disposizione all’interno della struttura e, laddove possibile, valutarne la mutua interazione, di modo da poterli progettare in maniera tale da poterne prevedere il comportamento. Nelle strutture in XLam, le connessioni tra pannelli formanti una stessa parete possono essere progettate per conferire alla stessa un comportamento monolitico, demandando quindi alle sole connessioni di base l’assorbimento delle azioni agenti sulla parete stessa, oppure possono essere progettate in modo da deformarsi, dando quindi alla parete un comportamento accoppiato e contribuendo anch’esse alla dissipazione delle forze esterne incidenti sulla parete. Nel presente articolo si propone una formula che, date le caratteristiche di sollecitazione esterna (forza laterale e sforzo normale agenti sulla parete), la geometria del sistema e le caratteristiche delle connessioni di base, permette di valutare la resistenza che dovranno avere le connessioni tra i pannelli per ottenere un comportamento monolitico od accoppiato. La formula è stata validata sulla base di esperimenti indipendenti, verificandosi corretta nella maggioranza dei casi.File | Dimensione | Formato | |
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