L’interesse storiografico su Cesare Battisti (1875-1916) da parte austrotedesca si è fondato per decenni soprattutto sui documenti del controverso processo per alto tradimento del 1916, nonché sulle conseguenze della guerra, ovvero sulla questione della divisione del Tirolo storico (Contea principesca del Tirolo). Per questo, Battisti – che dal 1903 era membro del Consiglio Comunale di Trento, dal 1911 deputato socialdemocratico presso il Consiglio Imperiale a Vienna e dal 1914 deputato della Dieta provinciale di Innsbruck – non poteva che apparire dal punto di vista austro-tedesco come un traditore della patria, nonché come un “irredentista da parata”. Le numerose fotografie che lo rappresentano, e che risalgono al periodo che intercorre tra il suo imprigionamento nell’estate del 1916 fino alla sua impiccagione nel castello del Buonconsiglio a Trento il 12 luglio dello stesso anno, sono la fonte per la diffusione di un’immagine iconica, che resterà prevalente a lungo; questo anche se, nondimeno, le stesse immagini rappresentano interpretazioni ideologiche inconciliabili della sua persona, e cioè il Battisti traditore e il Battisti martire.

Cesare Battisti e la Geografia tedesca. Lo sguardo dal Nord

Igor Jelen;
2018-01-01

Abstract

L’interesse storiografico su Cesare Battisti (1875-1916) da parte austrotedesca si è fondato per decenni soprattutto sui documenti del controverso processo per alto tradimento del 1916, nonché sulle conseguenze della guerra, ovvero sulla questione della divisione del Tirolo storico (Contea principesca del Tirolo). Per questo, Battisti – che dal 1903 era membro del Consiglio Comunale di Trento, dal 1911 deputato socialdemocratico presso il Consiglio Imperiale a Vienna e dal 1914 deputato della Dieta provinciale di Innsbruck – non poteva che apparire dal punto di vista austro-tedesco come un traditore della patria, nonché come un “irredentista da parata”. Le numerose fotografie che lo rappresentano, e che risalgono al periodo che intercorre tra il suo imprigionamento nell’estate del 1916 fino alla sua impiccagione nel castello del Buonconsiglio a Trento il 12 luglio dello stesso anno, sono la fonte per la diffusione di un’immagine iconica, che resterà prevalente a lungo; questo anche se, nondimeno, le stesse immagini rappresentano interpretazioni ideologiche inconciliabili della sua persona, e cioè il Battisti traditore e il Battisti martire.
2018
978-88-940516-4-3
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