L’introduzione delle Città metropolitane attuata con la legge 56 del 2014 costituisce una delle principali novità in materia di organizzazione del territorio dall’avvio delle Regioni ma la loro presenza altera la gerarchia del potere territoriale e impone una ridiscussione dell’organizzazione dello spazio. La scelta del legislatore ha interessato dieci realtà urbane che appartengono a Regioni a statuto ordinario ma non quelle a statuto speciale. In particolare tre di queste – Sardegna, Sicilia e Friuli Venezia Giulia - hanno adottato percorsi e soluzioni distinte in base alle vicende trascorse, alle condizioni esistenti e alle prospettive future.
Città metropolitane e Regioni a statuto speciale
zilli sergio
2019-01-01
Abstract
L’introduzione delle Città metropolitane attuata con la legge 56 del 2014 costituisce una delle principali novità in materia di organizzazione del territorio dall’avvio delle Regioni ma la loro presenza altera la gerarchia del potere territoriale e impone una ridiscussione dell’organizzazione dello spazio. La scelta del legislatore ha interessato dieci realtà urbane che appartengono a Regioni a statuto ordinario ma non quelle a statuto speciale. In particolare tre di queste – Sardegna, Sicilia e Friuli Venezia Giulia - hanno adottato percorsi e soluzioni distinte in base alle vicende trascorse, alle condizioni esistenti e alle prospettive future.File | Dimensione | Formato | |
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