Da più parti, l’economia circolare è considerata una promettente strategia di sviluppo. In questo capitolo, ne esploriamo, innanzitutto, le basi concettuali, mettendo in luce alcune importanti criticità. Facendo riferimento ad alcuni contributi precedenti, osserviamo che il concetto di economia circolare non è compatibile con le leggi della termodinamica e, per questo, proponiamo di sostituirlo con quello di circolarità di un’economia, intesa come caratteristica positiva di una qualunque economia. Così definita, la circolarità si presenta come un concetto scientificamente robusto, ma alquanto astratto. È compito della seconda parte del capitolo mostrare come questo concetto possa essere applicato all’economia reale. Il primo passo in questa direzione contempla il concetto di strategia di circolarità, che definiamo come lo strumento per la sua realizzazione (esempi di strategie possono essere il riciclo, il riuso, il recupero ...). A livello di impresa, distinguiamo, quindi, tra imprese il cui output è un prodotto circolare (come nel caso, ad esempio, della carta riciclata) e imprese che adottano un modello di business circolare (MBC). Un MBC prevede che l’impresa introduca, nella propria operatività, una o più pratiche di business circolare, come, ad esempio, l’ecodesign. La terza e ultima parte del capitolo presenta i risultati di un’analisi econometrica del legame tra modalità di finanziamento e adozione di un MBC da parte delle Piccole e Medie Imprese (PMI) dell’Unione Europea. L’obiettivo dello studio è esplorare il ruolo che strumenti di finanziamento non convenzionali (a confronto con quelli convenzionali) possono esercitare sull’adozione di singole pratiche di circolarità, di un MBC o di un più generale profilo di circolarità.
Sostenibilità ambientale ed economia circolare: questioni concettuali e di operatività per le piccole e medie imprese
Sandro Montresor
;Jacopo Zotti
2019-01-01
Abstract
Da più parti, l’economia circolare è considerata una promettente strategia di sviluppo. In questo capitolo, ne esploriamo, innanzitutto, le basi concettuali, mettendo in luce alcune importanti criticità. Facendo riferimento ad alcuni contributi precedenti, osserviamo che il concetto di economia circolare non è compatibile con le leggi della termodinamica e, per questo, proponiamo di sostituirlo con quello di circolarità di un’economia, intesa come caratteristica positiva di una qualunque economia. Così definita, la circolarità si presenta come un concetto scientificamente robusto, ma alquanto astratto. È compito della seconda parte del capitolo mostrare come questo concetto possa essere applicato all’economia reale. Il primo passo in questa direzione contempla il concetto di strategia di circolarità, che definiamo come lo strumento per la sua realizzazione (esempi di strategie possono essere il riciclo, il riuso, il recupero ...). A livello di impresa, distinguiamo, quindi, tra imprese il cui output è un prodotto circolare (come nel caso, ad esempio, della carta riciclata) e imprese che adottano un modello di business circolare (MBC). Un MBC prevede che l’impresa introduca, nella propria operatività, una o più pratiche di business circolare, come, ad esempio, l’ecodesign. La terza e ultima parte del capitolo presenta i risultati di un’analisi econometrica del legame tra modalità di finanziamento e adozione di un MBC da parte delle Piccole e Medie Imprese (PMI) dell’Unione Europea. L’obiettivo dello studio è esplorare il ruolo che strumenti di finanziamento non convenzionali (a confronto con quelli convenzionali) possono esercitare sull’adozione di singole pratiche di circolarità, di un MBC o di un più generale profilo di circolarità.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
00238176_ind (1).pdf
Accesso chiuso
Tipologia:
Documento in Versione Editoriale
Licenza:
Copyright Editore
Dimensione
551.36 kB
Formato
Adobe PDF
|
551.36 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.