Il saggio prende le mosse dalla constatazione della storica centralità della questione del governo delle acque nel mondo montano, fornendone una concreta esemplificazione attraverso il caso emblematico della costruzione del Rû Courthod in Valle d’Aosta. L’autonomia nel governo delle acque in questa regione è analizzata sotto diversi aspetti, a partire dall’utilizzo di strumenti di natura consortile per arrivare all’esame dei diritti, dell’informazione, della partecipazione e del controllo sul sistema idrico montano. La dinamica partecipativa è quindi concretamente illustrata attraverso la vicenda di una forma Nuova di pianificazione eco–compatibile: il piano territoriale delle acque (PTA) Nella seconda parte del saggio sono presentate alcune considerazioni in relazione al nuovo ordine valo-riale chi si sta rapidamente diffondendo attraverso lo strumento economico-giuridico dei servizi ecosi-stemici e ad una dimensione contrattuale, ancora largamente da esplorare: i contratti di fiume. Al termine dello studio, l’autore conclude ritenendo necessario l’accoglimento dell’opzione più conse-guente e più aderente con la realtà montana che consiste nell’affermare e difendere senza ambiguità la na-tura giuridica di beni comuni delle acque montane.
Il governo comunitario delle acque montane
R Louvin
2017-01-01
Abstract
Il saggio prende le mosse dalla constatazione della storica centralità della questione del governo delle acque nel mondo montano, fornendone una concreta esemplificazione attraverso il caso emblematico della costruzione del Rû Courthod in Valle d’Aosta. L’autonomia nel governo delle acque in questa regione è analizzata sotto diversi aspetti, a partire dall’utilizzo di strumenti di natura consortile per arrivare all’esame dei diritti, dell’informazione, della partecipazione e del controllo sul sistema idrico montano. La dinamica partecipativa è quindi concretamente illustrata attraverso la vicenda di una forma Nuova di pianificazione eco–compatibile: il piano territoriale delle acque (PTA) Nella seconda parte del saggio sono presentate alcune considerazioni in relazione al nuovo ordine valo-riale chi si sta rapidamente diffondendo attraverso lo strumento economico-giuridico dei servizi ecosi-stemici e ad una dimensione contrattuale, ancora largamente da esplorare: i contratti di fiume. Al termine dello studio, l’autore conclude ritenendo necessario l’accoglimento dell’opzione più conse-guente e più aderente con la realtà montana che consiste nell’affermare e difendere senza ambiguità la na-tura giuridica di beni comuni delle acque montane.File | Dimensione | Formato | |
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