Questo lavoro trae origine dall’osservazione che anche a distanza di più di trenta anni dall’incidente di Chernobyl si rilevano in prodotti a base di mirtilli neri (Vaccinium myrtillus) immessi in commercio nell’Unione Europea concentrazioni di 137Cs non trascurabili [M. Calabrese, Applied Physics Res. Vol. 10 n. 5, 2018], [J. Lehto, J. of Env. Rad. 116 (2013) 124-132]. Inoltre, recentemente i mass-media hanno riportato notizie di prodotti a base di mirtillo nero provenienti dall’UE e respinti da mercati asiatici perché la concentrazione di 137Cs superava i 100 Bq kg-1. E’ noto che l’Ucraina è uno dei maggiori esportatori di mirtilli neri ed esiste il forte sospetto che vengano raccolti anche nelle zone più contaminate del paese e che siano immessi nei mercati dell’UE [https://aeon.co/essays/ukraine-s-berry-pickers-are-reaping-a-radioactivebounty]. Per questo motivo sono stati analizzati mediante spettrometria gamma circa 40 campioni di marmellate, composte, confetture ed altre preparazioni alimentari a base di mirtillo nero reperibili nella grande distribuzione nel nord-est Italia. Le misure sono state condotte con rivelatori al germanio iperpuro e sono state determinate le concentrazioni di attività di 137Cs e 134Cs. Il 134Cs, come atteso, è risultato inferiore alla M.A.R. in tutti i campioni. La concentrazione di 137Cs nelle marmellate presenta ampia variabilità, con valori compresi tra 1 e 162 Bq kg-1 (valore medio 54 Bq kg-1). Le concentrazioni di attività nei frutti sono state normalizzate per il decadimento radioattivo e ricalcolate sulla base del contenuto di frutta dichiarato in etichetta. Per le marmellate e composte, sono state determinate concentrazioni di 137Cs nei frutti fino a ~230 Bq kg-1. In un campione di mirtilli sciroppati è stata rilevata una concentrazione di ~450 Bq kg-1. I risultati ottenuti su marmellate biologiche e non biologiche sono stati confrontati tramite i principali test statistici per individuare eventuali differenze tra le due sottopopolazioni.

Contaminazione da 137 Cs in campioni di marmellate di mirtillo nero

Massimo Calabrese
2019-01-01

Abstract

Questo lavoro trae origine dall’osservazione che anche a distanza di più di trenta anni dall’incidente di Chernobyl si rilevano in prodotti a base di mirtilli neri (Vaccinium myrtillus) immessi in commercio nell’Unione Europea concentrazioni di 137Cs non trascurabili [M. Calabrese, Applied Physics Res. Vol. 10 n. 5, 2018], [J. Lehto, J. of Env. Rad. 116 (2013) 124-132]. Inoltre, recentemente i mass-media hanno riportato notizie di prodotti a base di mirtillo nero provenienti dall’UE e respinti da mercati asiatici perché la concentrazione di 137Cs superava i 100 Bq kg-1. E’ noto che l’Ucraina è uno dei maggiori esportatori di mirtilli neri ed esiste il forte sospetto che vengano raccolti anche nelle zone più contaminate del paese e che siano immessi nei mercati dell’UE [https://aeon.co/essays/ukraine-s-berry-pickers-are-reaping-a-radioactivebounty]. Per questo motivo sono stati analizzati mediante spettrometria gamma circa 40 campioni di marmellate, composte, confetture ed altre preparazioni alimentari a base di mirtillo nero reperibili nella grande distribuzione nel nord-est Italia. Le misure sono state condotte con rivelatori al germanio iperpuro e sono state determinate le concentrazioni di attività di 137Cs e 134Cs. Il 134Cs, come atteso, è risultato inferiore alla M.A.R. in tutti i campioni. La concentrazione di 137Cs nelle marmellate presenta ampia variabilità, con valori compresi tra 1 e 162 Bq kg-1 (valore medio 54 Bq kg-1). Le concentrazioni di attività nei frutti sono state normalizzate per il decadimento radioattivo e ricalcolate sulla base del contenuto di frutta dichiarato in etichetta. Per le marmellate e composte, sono state determinate concentrazioni di 137Cs nei frutti fino a ~230 Bq kg-1. In un campione di mirtilli sciroppati è stata rilevata una concentrazione di ~450 Bq kg-1. I risultati ottenuti su marmellate biologiche e non biologiche sono stati confrontati tramite i principali test statistici per individuare eventuali differenze tra le due sottopopolazioni.
2019
9788888648484
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