Il saggio esamina il caso di “Rondine Cittadella della Pace” (ONLUS) e le pratiche di riavvicinamento tra nemici proposte nel contesto della World House attraverso il paradigma della Restorative Justice. Il modello di Rondine risulta associabile alle intuizioni di questa innovativa pratica di risoluzione dei conflitti ma d’altra parte offre elementi originali per una revisione critica del paradigma, in particolare relativamente alla comprensione della prospettiva psico-antropologica di ciascuna delle parti in conflitto (offensore/vittima): emerge l’importanza della distinzione tra l’approccio “da vittima” o “in quanto vittima” e la necessità di una restituzione di protagonismo alle parti che hanno subito pregiudizio.
Snodi critici e linee di approfondimento della restorative justice. Una rilettura del paradigma riparativo a partire dall'esperienza di Rondine Cittadella della Pace
Giovanni Grandi
2018-01-01
Abstract
Il saggio esamina il caso di “Rondine Cittadella della Pace” (ONLUS) e le pratiche di riavvicinamento tra nemici proposte nel contesto della World House attraverso il paradigma della Restorative Justice. Il modello di Rondine risulta associabile alle intuizioni di questa innovativa pratica di risoluzione dei conflitti ma d’altra parte offre elementi originali per una revisione critica del paradigma, in particolare relativamente alla comprensione della prospettiva psico-antropologica di ciascuna delle parti in conflitto (offensore/vittima): emerge l’importanza della distinzione tra l’approccio “da vittima” o “in quanto vittima” e la necessità di una restituzione di protagonismo alle parti che hanno subito pregiudizio.File | Dimensione | Formato | |
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