Il problema delle minoranze nazionali alla ricerca di un proprio spazio territoriale,uno specifico ambito istituzionale ed economico, una dimensione statuale propria indipendente e sovrana, si pose con forza già dopo il primi conflitto mondiale, la cancellazione di quattro imperi e la nascita di tanti nuovi stati nazionali. In particolare, l’area di contatto fra gli imperi austro-ungarico e Ottomano fu quella più travagliata da contrasti di varia natura difficilmente riconducibili a sintesi, se non ricorrendo a soluzioni arbitrarie che per il modo in cui vennero assunte per la loro stessa natura, prefigurarono le condizioni “ideali” per alimentare anziché sopire tensioni secolari. La diaspora armena iniziò allora e toccò molti paesi, in particolare si diresse verso gli Usa, destinazione comune a tante altre popolazioni che fornivano la manodopera necessaria che consentì a quel paese di avviare un processo di industrializzazione, di modernizzazione e sviluppo economico unici per velocità, efficienza e profondità. L’esodo armeno fu determinato dai massacri turchi a cui le grandi potenze assisterono inerti e gli stessi armeni non seppero opporre resistenza, tanto meno sviluppare un’azione preventiva anche a causa delle profonde differenze interne, oltre che per un sentimento di lealtà verso l’Impero che non avrebbe mai fatto immaginare simili misure.

Gli armeni in Italia: emigranti per bisogno, profughi per necessità. La diaspora dopo i grandi massacri e il genocidio

Pietro Neglie
2017-01-01

Abstract

Il problema delle minoranze nazionali alla ricerca di un proprio spazio territoriale,uno specifico ambito istituzionale ed economico, una dimensione statuale propria indipendente e sovrana, si pose con forza già dopo il primi conflitto mondiale, la cancellazione di quattro imperi e la nascita di tanti nuovi stati nazionali. In particolare, l’area di contatto fra gli imperi austro-ungarico e Ottomano fu quella più travagliata da contrasti di varia natura difficilmente riconducibili a sintesi, se non ricorrendo a soluzioni arbitrarie che per il modo in cui vennero assunte per la loro stessa natura, prefigurarono le condizioni “ideali” per alimentare anziché sopire tensioni secolari. La diaspora armena iniziò allora e toccò molti paesi, in particolare si diresse verso gli Usa, destinazione comune a tante altre popolazioni che fornivano la manodopera necessaria che consentì a quel paese di avviare un processo di industrializzazione, di modernizzazione e sviluppo economico unici per velocità, efficienza e profondità. L’esodo armeno fu determinato dai massacri turchi a cui le grandi potenze assisterono inerti e gli stessi armeni non seppero opporre resistenza, tanto meno sviluppare un’azione preventiva anche a causa delle profonde differenze interne, oltre che per un sentimento di lealtà verso l’Impero che non avrebbe mai fatto immaginare simili misure.
2017
978-88-8303-851-8
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