Nel capitolo si delinea la composizione socio-demografica della popolazione giovanile in Italia, con qualche confronto con la situazione in una delle regioni più difficile per i giovani, il Friuli Venezia Giulia che li vede in una situazione di minorità demografica ancor più accentuata che in altre parti d’Italia. Oltre ai dati che mostrano l’accentuazione della tendenza all’invecchiamento della popolazione a causa della drastica riduzione della fecondità, nel capitolo si descrive la crescita della componente “straniera” che, pur non riuscendo a compensarla, aiuta a contenere la stagnazione demografica. Non muta però di molto il quadro culturale, perché i “nuovi giovani” solo in minima parte sono immigrati; molto più spesso sono nati in Italia e figli di migranti da tempo stabilizzati sul territorio. Più significativo per i giovani è invece il notevole aumento nei livelli di scolarità, non sufficiente però a rendere l’Italia competitiva nel confronto con le altre nazioni e nemmeno a garantire ai giovani una situazione soddisfacente sul piano occupazionale. Il paragrafo dedicato a questo aspetto ha infatti un titolo che non potrebbe essere più didascalico, dal momento che si parla di partecipazione “problematica e declinante” al mercato del lavoro.
Giovani al futuro. La struttura socio-demografica
Giovanni Delli Zotti;Gabriele Blasutig
2020-01-01
Abstract
Nel capitolo si delinea la composizione socio-demografica della popolazione giovanile in Italia, con qualche confronto con la situazione in una delle regioni più difficile per i giovani, il Friuli Venezia Giulia che li vede in una situazione di minorità demografica ancor più accentuata che in altre parti d’Italia. Oltre ai dati che mostrano l’accentuazione della tendenza all’invecchiamento della popolazione a causa della drastica riduzione della fecondità, nel capitolo si descrive la crescita della componente “straniera” che, pur non riuscendo a compensarla, aiuta a contenere la stagnazione demografica. Non muta però di molto il quadro culturale, perché i “nuovi giovani” solo in minima parte sono immigrati; molto più spesso sono nati in Italia e figli di migranti da tempo stabilizzati sul territorio. Più significativo per i giovani è invece il notevole aumento nei livelli di scolarità, non sufficiente però a rendere l’Italia competitiva nel confronto con le altre nazioni e nemmeno a garantire ai giovani una situazione soddisfacente sul piano occupazionale. Il paragrafo dedicato a questo aspetto ha infatti un titolo che non potrebbe essere più didascalico, dal momento che si parla di partecipazione “problematica e declinante” al mercato del lavoro.File | Dimensione | Formato | |
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