Il saggio propone una rivisitazione dell'approccio che il servizio sociale italiano ha sviluppato nel passaggio dal secolo scorso a oggi nei confronti della povertà. Si considerano le fondamenta legittimanti lo sviluppo del welfare state negli stati nazionali del continente europeo e della modalità di relazione che i social workers intrattenevano con i cittadini utenti dei servizi nella seconda metà del novecento. Se ne colgono ora le profonde trasformazioni, legate ai mutamenti di scenario culturale, economico, sociale e politico: le spinte neo-liberiste, i'individualismo nella percezione soggettiva di agio e disagio, la spinta consumistica anche nel settore dei servizi sociali; a cui è seguito il crescente prestazionismo nei servizi sociali. Dal primo decennio del duemila, le mutate condizioni di governance dei servizi, il rallentamento dello sviluppo economico in particolare in Europa e la crescente parte di popolazione investita da un processo di impoverimento relativo, hanno parzialmente orientato verso una ripersa di politiche sociali ridistributive di reddito, ma senza, per ora, correlarle alla necessaria personalizzazione delle relazioni d'aiuto e all'articolazione multidimensionale degli interventi. Si analizza in fine la recente misura di politica sociale detta "reddito di cittadinanza" intravedendone limiti e potenzialità, in particolare con riferimento a necessari processi di accompagnamento sociale.

Servizi sociali e povertà: vecchie e nuove interazioni

Gui Luigi
2020-01-01

Abstract

Il saggio propone una rivisitazione dell'approccio che il servizio sociale italiano ha sviluppato nel passaggio dal secolo scorso a oggi nei confronti della povertà. Si considerano le fondamenta legittimanti lo sviluppo del welfare state negli stati nazionali del continente europeo e della modalità di relazione che i social workers intrattenevano con i cittadini utenti dei servizi nella seconda metà del novecento. Se ne colgono ora le profonde trasformazioni, legate ai mutamenti di scenario culturale, economico, sociale e politico: le spinte neo-liberiste, i'individualismo nella percezione soggettiva di agio e disagio, la spinta consumistica anche nel settore dei servizi sociali; a cui è seguito il crescente prestazionismo nei servizi sociali. Dal primo decennio del duemila, le mutate condizioni di governance dei servizi, il rallentamento dello sviluppo economico in particolare in Europa e la crescente parte di popolazione investita da un processo di impoverimento relativo, hanno parzialmente orientato verso una ripersa di politiche sociali ridistributive di reddito, ma senza, per ora, correlarle alla necessaria personalizzazione delle relazioni d'aiuto e all'articolazione multidimensionale degli interventi. Si analizza in fine la recente misura di politica sociale detta "reddito di cittadinanza" intravedendone limiti e potenzialità, in particolare con riferimento a necessari processi di accompagnamento sociale.
2020
9788835108467
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