Il turismo sportivo è un fenomeno in costante crescita e gli europei indicano l’attività sportiva come uno dei motivi alla base della scelta vacanziera. Questo rappresenta un’importante occasione di sviluppo locale e di ritorno di immagine, soprattutto laddove vengano organizzati eventi di richiamo sovra-regionale. Attraverso i risultati di due sondaggi, l’autore analizza gli atteggiamenti e i comportamenti di quanti praticano il running e il cycling, sia con finalità agonistiche, sia amatoriali o turistiche. Le attività legate alla corsa e alla bicicletta si stanno diffondendo in misura ampia, coinvolgendo categorie socio-anagrafiche diverse. La gestione di questo mercato ancora in espansione richiede, però, competenze gestionali in grado di mixare le aspettative dei diversi target con proposte basate sui principi dell’esperienzialità, della mobilità dolce e sostenibile e dell’innovazione. L’area di riferimento è la regione Friuli Venezia Giulia che, grazie ai programmi europei e ad un’attenzione dedicata al turismo lento, sta creando un’importante rete di collaborazioni transfrontaliere che promuovono lo sviluppo dei territori minori in un’ottica di valorizzazione naturale e culturale.
Running e cycling: la mobilità sportiva sostenibile per il benessere della persona e la valorizzazione turistica dei territori
Zago Moreno
2020-01-01
Abstract
Il turismo sportivo è un fenomeno in costante crescita e gli europei indicano l’attività sportiva come uno dei motivi alla base della scelta vacanziera. Questo rappresenta un’importante occasione di sviluppo locale e di ritorno di immagine, soprattutto laddove vengano organizzati eventi di richiamo sovra-regionale. Attraverso i risultati di due sondaggi, l’autore analizza gli atteggiamenti e i comportamenti di quanti praticano il running e il cycling, sia con finalità agonistiche, sia amatoriali o turistiche. Le attività legate alla corsa e alla bicicletta si stanno diffondendo in misura ampia, coinvolgendo categorie socio-anagrafiche diverse. La gestione di questo mercato ancora in espansione richiede, però, competenze gestionali in grado di mixare le aspettative dei diversi target con proposte basate sui principi dell’esperienzialità, della mobilità dolce e sostenibile e dell’innovazione. L’area di riferimento è la regione Friuli Venezia Giulia che, grazie ai programmi europei e ad un’attenzione dedicata al turismo lento, sta creando un’importante rete di collaborazioni transfrontaliere che promuovono lo sviluppo dei territori minori in un’ottica di valorizzazione naturale e culturale.File | Dimensione | Formato | |
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