Partendo dal “Canto di Ulisse”, l'adattamento radiofonico e la versione teatrale di “Se questo è un uomo” di Primo Levi, si osserverà come nel lager la traduzione non è solo uno strumento fondamentale di sussistenza: per Levi è un modo di resistere, di rimanere persona, di dare senso a una realtà che sfugge a qualsiasi modello di comprensione. Una volta liberato, la traduzione, in tutte le sue forme (intralinguistica, interlinguistica, intersemiotica) diventerà per Levi il miglior modo per testimoniare la disumana esperienza.
Resistir a Babel: Primo Levi y la traducción
Lozano Miralles, Helena
2020-01-01
Abstract
Partendo dal “Canto di Ulisse”, l'adattamento radiofonico e la versione teatrale di “Se questo è un uomo” di Primo Levi, si osserverà come nel lager la traduzione non è solo uno strumento fondamentale di sussistenza: per Levi è un modo di resistere, di rimanere persona, di dare senso a una realtà che sfugge a qualsiasi modello di comprensione. Una volta liberato, la traduzione, in tutte le sue forme (intralinguistica, interlinguistica, intersemiotica) diventerà per Levi il miglior modo per testimoniare la disumana esperienza.File in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Lozano_resistencias_extracto2020.pdf
Accesso chiuso
Tipologia:
Documento in Versione Editoriale
Licenza:
Copyright Editore
Dimensione
2.5 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.5 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.