In questo contributo verrà presentato il caso dell’IC “Giovanni Mariti” di Fauglia (Pisa), in quanto caso emblematico dell’introduzione e della messa a sistema di un’innovazione in ambito scolastico. L’IC “Giovanni Mariti” nel 2002 ha iniziato il suo percorso di Apprendimento Differenziato, giungendo negli anni ad una sistematizzazione di tale approccio fino a farlo diventare nel 2016 una delle 15 idee del Movimento “Avanguardie Educative”. Dal 2016 l’IC “Giovanni Mariti” è scuola capifila per l’idea “Apprendimento Differenziato” e nel 2017, in stretta collaborazione con i ricercatori di INDIRE, ha realizzato le “Linee guida di Apprendimento Differenziato” per le altre scuole interessate ad adottare questo approccio. Per costruire questo studio di caso, seguendo il protocollo elaborato dalla redazione del Movimento “Avanguardie Educative” che coordina l’azione “proponi un’esperienza”, si è proceduto a: una visita generale alla scuola con la Dirigente Scolastica, un’intervista alla Dirigente Scolastica, un’osservazione in classe e un’intervista alla docente referente. In questo contributo, che si focalizza sulla messa a sistema dell’approccio Apprendimento Differenziato, non verrà presa in considerazione la parte relativa all’osservazione in classe, che sarà oggetto di un successivo contributo.

Mettere a sistema l’apprendimento differenziato: il caso dell’IC Mariti di Fauglia

PIERI M;
2018-01-01

Abstract

In questo contributo verrà presentato il caso dell’IC “Giovanni Mariti” di Fauglia (Pisa), in quanto caso emblematico dell’introduzione e della messa a sistema di un’innovazione in ambito scolastico. L’IC “Giovanni Mariti” nel 2002 ha iniziato il suo percorso di Apprendimento Differenziato, giungendo negli anni ad una sistematizzazione di tale approccio fino a farlo diventare nel 2016 una delle 15 idee del Movimento “Avanguardie Educative”. Dal 2016 l’IC “Giovanni Mariti” è scuola capifila per l’idea “Apprendimento Differenziato” e nel 2017, in stretta collaborazione con i ricercatori di INDIRE, ha realizzato le “Linee guida di Apprendimento Differenziato” per le altre scuole interessate ad adottare questo approccio. Per costruire questo studio di caso, seguendo il protocollo elaborato dalla redazione del Movimento “Avanguardie Educative” che coordina l’azione “proponi un’esperienza”, si è proceduto a: una visita generale alla scuola con la Dirigente Scolastica, un’intervista alla Dirigente Scolastica, un’osservazione in classe e un’intervista alla docente referente. In questo contributo, che si focalizza sulla messa a sistema dell’approccio Apprendimento Differenziato, non verrà presa in considerazione la parte relativa all’osservazione in classe, che sarà oggetto di un successivo contributo.
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