Il presente contributo propone alcuni spunti di riflessione sulla produzione scientifica e artistica del frate Minimo Emmanuel Maignan (1601-1676), concentrandosi sulle opere da lui realizzate in territorio romano negli anni che vanno dal 1636 al 1650, quando ricopriva il ruolo di docente presso il Convento della SS. Trinità dei Monti a Roma. Il contributo si riferisce quindi al concetto di patrimonio che si va affermando attraverso una sua essenza materiale, come la pittura muraria in anamorfosi e l’astrolabio catottrico realizzati da Maignan nel convento romano, ma anche attraverso una matrice immateriale legata al costruirsi del pensiero, quello dello stesso Maignan appunto, attraverso esperimenti di fisica e scambi epistolari o discussioni con illustri studiosi, soliti incontrarsi nel circolo di Marin Mersenne (1588-1648) presso il convento di Place Royal a Parigi. Nel delineare alcuni aspetti di questa figura storica e del suo operato, non stupirà quindi il doversi confrontare con assunti filosofici e il non potersi esimere dal valutare questioni di tipo teologico, ricordando l’assoluta necessità nel XVI secolo di conciliare le ragioni della scienza con quelle della fede.

Emmanuel Maignan : Il concetto di proiezione, tra ottica e gnomonica

Alessio Bortot
2018-01-01

Abstract

Il presente contributo propone alcuni spunti di riflessione sulla produzione scientifica e artistica del frate Minimo Emmanuel Maignan (1601-1676), concentrandosi sulle opere da lui realizzate in territorio romano negli anni che vanno dal 1636 al 1650, quando ricopriva il ruolo di docente presso il Convento della SS. Trinità dei Monti a Roma. Il contributo si riferisce quindi al concetto di patrimonio che si va affermando attraverso una sua essenza materiale, come la pittura muraria in anamorfosi e l’astrolabio catottrico realizzati da Maignan nel convento romano, ma anche attraverso una matrice immateriale legata al costruirsi del pensiero, quello dello stesso Maignan appunto, attraverso esperimenti di fisica e scambi epistolari o discussioni con illustri studiosi, soliti incontrarsi nel circolo di Marin Mersenne (1588-1648) presso il convento di Place Royal a Parigi. Nel delineare alcuni aspetti di questa figura storica e del suo operato, non stupirà quindi il doversi confrontare con assunti filosofici e il non potersi esimere dal valutare questioni di tipo teologico, ricordando l’assoluta necessità nel XVI secolo di conciliare le ragioni della scienza con quelle della fede.
2018
9788857554488
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