La metacognizione fa riferimento alla "conoscenza o alle credenze stabili del proprio sistema cognitivo e alla conoscenza dei fattori che influenzano il funzionamento del sistema; la regolazione e la consapevolezza dello stato attuale della cognizione e la valutazione del significato del pensiero e dei ricordi"(Wells, 1995). Wells e Matthews (1994, 1996) hanno sviluppato il Modellodell’Autoregolazione delle Funzioni Esecutive, secondo cui le credenze metacognitive giocano un ruolo nella persistenza di forme disadattive di coping (ad esempio l’accresciuta attenzione auto-focalizzata; la gestione/monitoraggio della ruminazione, del worry e della minaccia; la Sindrome Cognitivo Attentiva – CAS) le quali, a loro volta, contribuiscono allo sviluppo e al mantenimento di disturbi psicologici. Precedenti studi hanno dimostrato che anche i bambini di età inferiore ai 7 anni riportano credenze sia positive che negative sul worry e come queste credenze siano positivamente associate a sintomi emotivi. Inoltre, le ricerche emergenti sembrano supportare l’idea di poter estendere il modello metacognitivo dell'ansia anche alla popolazione di bambini e adolescenti. Allo stato attuale dell’arte, nessuno studio, di nostra conoscenza, ha valutato la presenza di worry e le credenze positive e negative sul worry in bambini affetti da differenti forme di ansia. Risulta, inoltre, poco chiaro, in letteratura, il ruolo dei sintomi depressivi nel moderare la relazione tra worry/metacognizione e ansia. Lo scopo principale del nostro studio è di valutare i processi metacognitivi (rimuginio e ruminazione) e le credenze metacognitive in bambini che presentano diverse tipologie di sintomi di ansia (ansia somatica, ansia da separazione, ansia sociale, ansia generalizzata) e depressivi. I risultati della presente ricerca favoriranno il progresso scientifico nelcampo della psicopatologia dello sviluppo contribuendo alla comprensione dei meccanismi alla base dell'evoluzione della sintomatologia ansiosa. Gli studi sul worry e sulla metacognizione nei bambini affetti da sintomi ansiosi e depressivi possono, infatti, aiutare a determinare l’applicabilità del modello metacognitivo a questa fascia di età. Lo studio preliminare ha visto il coinvolgimento di 100 bambini dai 9 ai 13 anni appartenenti alla popolazione generale italiana, e dei loro genitori. L’associazione tra le variabili di interesse è stata valutata attraverso la somministrazione dei seguenti questionari autosomministrati: Strengths and Difficulties Questionnaire (SDQ), Screen for Child Anxiety Related Emotional Disorders (SCARED), Children’s Depression Inventory (CDI-2), Penn State Worry Questionnaire for Children (PSWQ), Metacognitions Questionnaire for Children (MCQ-C). Per analizzare i dati saranno utilizzati metodi statistici quantitativi. Durante la presentazione verranno illustrati i dati preliminari dello studio.

Uno studio esplorativo sulla metacognizione, il worry e i sintomi ansiosi nei bambini

Caputi M.
2021-01-01

Abstract

La metacognizione fa riferimento alla "conoscenza o alle credenze stabili del proprio sistema cognitivo e alla conoscenza dei fattori che influenzano il funzionamento del sistema; la regolazione e la consapevolezza dello stato attuale della cognizione e la valutazione del significato del pensiero e dei ricordi"(Wells, 1995). Wells e Matthews (1994, 1996) hanno sviluppato il Modellodell’Autoregolazione delle Funzioni Esecutive, secondo cui le credenze metacognitive giocano un ruolo nella persistenza di forme disadattive di coping (ad esempio l’accresciuta attenzione auto-focalizzata; la gestione/monitoraggio della ruminazione, del worry e della minaccia; la Sindrome Cognitivo Attentiva – CAS) le quali, a loro volta, contribuiscono allo sviluppo e al mantenimento di disturbi psicologici. Precedenti studi hanno dimostrato che anche i bambini di età inferiore ai 7 anni riportano credenze sia positive che negative sul worry e come queste credenze siano positivamente associate a sintomi emotivi. Inoltre, le ricerche emergenti sembrano supportare l’idea di poter estendere il modello metacognitivo dell'ansia anche alla popolazione di bambini e adolescenti. Allo stato attuale dell’arte, nessuno studio, di nostra conoscenza, ha valutato la presenza di worry e le credenze positive e negative sul worry in bambini affetti da differenti forme di ansia. Risulta, inoltre, poco chiaro, in letteratura, il ruolo dei sintomi depressivi nel moderare la relazione tra worry/metacognizione e ansia. Lo scopo principale del nostro studio è di valutare i processi metacognitivi (rimuginio e ruminazione) e le credenze metacognitive in bambini che presentano diverse tipologie di sintomi di ansia (ansia somatica, ansia da separazione, ansia sociale, ansia generalizzata) e depressivi. I risultati della presente ricerca favoriranno il progresso scientifico nelcampo della psicopatologia dello sviluppo contribuendo alla comprensione dei meccanismi alla base dell'evoluzione della sintomatologia ansiosa. Gli studi sul worry e sulla metacognizione nei bambini affetti da sintomi ansiosi e depressivi possono, infatti, aiutare a determinare l’applicabilità del modello metacognitivo a questa fascia di età. Lo studio preliminare ha visto il coinvolgimento di 100 bambini dai 9 ai 13 anni appartenenti alla popolazione generale italiana, e dei loro genitori. L’associazione tra le variabili di interesse è stata valutata attraverso la somministrazione dei seguenti questionari autosomministrati: Strengths and Difficulties Questionnaire (SDQ), Screen for Child Anxiety Related Emotional Disorders (SCARED), Children’s Depression Inventory (CDI-2), Penn State Worry Questionnaire for Children (PSWQ), Metacognitions Questionnaire for Children (MCQ-C). Per analizzare i dati saranno utilizzati metodi statistici quantitativi. Durante la presentazione verranno illustrati i dati preliminari dello studio.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11368/3026002
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