Studi longitudinali recenti hanno mostrato che la relazione tra cognizione e benessere soggettivo è parzialmente spiegata da altri fattori. Nella presente ricerca abbiamo esplorato se le capacità di teoria della mente fossero collegate alla percezione della qualità di vita e se l'ansia giocasse un ruolo nel plasmare tale relazione. La fascia di età scelta è la preadolescenza, perchè in questo periodo le esperienze sociali ed emotive dei bambini assumono un determinato significato per ogni individuo anche alla luce dell’emergere di sintomi ansiosi. Tipicamente in preadolescenza le femmine ottengono punteggi più elevati in vari sintomi internalizzanti, tra cui l’ansia, che in genere viene associata ad una percezione di qualità della vita più bassa. Ad oggi nessuno studio ha messo in relazione teoria della mente, ansia e qualità della vita. Pertanto, il nostro scopo è stato quello di esplorare questi costrutti focalizzandoci sulle differenze di genere. Metodo In una scuola secondaria di primo grado sono stati reclutati 142 studenti (84 maschi, età media = 11.83 anni), che hanno completato una prova di teoria della mente, un questionario relativo alla percezione di diversi sottotipi di ansia e uno sulla percezione della propria qualità di vita. Il disegno della ricerca è trasversale. Risultati Nel campione totale la teoria della mente non risultava legata nè all’ansia nè alla qualità della vita. Tuttavia, t-test per campioni indipendenti mostravano significative differenze di genere in tre sottotipi di sintomi d’ansia su cinque, con punteggi sempre più elevati nelle femmine. Abbiamo quindi deciso di condurre, tramite il tool PROCESS per SPSS, analisi di mediazione separate per maschi e femmine. Nei maschi, nessun sottotipo di ansia è risultato mediare la relazione tra teoria della mente e percezione della qualità di vita. Nelle femmine, invece, livelli più elevati di teoria della mente erano associati a percezione di qualità di vita inferiore attraverso la mediazione di alti livelli di ansia generalizzata. Discussione I risultati ottenuti indicano che, solo per le ragazze, la combinazione di capacità mentalistiche più elevate e di livelli più alti di un certo sottotipo di ansia (quella che fa stare costantemente in allerta), porta a sentirsi meno soddisfatte per la propria vita. Va sottolineato che il disegno trasversale adottato nella presente ricerca non consente di trarre conclusioni circa la variazione nel tempo dei singoli costrutti e la loro covariazione. Tuttavia, sembra che la transizione verso l'adolescenza possa rappresentare una finestra di intervento sfruttabile per prevenire lo sviluppo di sintomi internalizzanti e i loro effetti sul benessere dei giovani. L’interrelazione dei costrutti esaminati, così diversa in maschi e femmine, se confermata in ottica longitudinale, impone infatti una riflessione sugli interventi di prevenzione, che andrebbero strutturati in maniera differenziata a seconda del genere dei soggetti target.

Teoria della mente e qualità della vita in preadolescenza: il ruolo dell’ansia in maschi e femmine.

M. Caputi
;
2021-01-01

Abstract

Studi longitudinali recenti hanno mostrato che la relazione tra cognizione e benessere soggettivo è parzialmente spiegata da altri fattori. Nella presente ricerca abbiamo esplorato se le capacità di teoria della mente fossero collegate alla percezione della qualità di vita e se l'ansia giocasse un ruolo nel plasmare tale relazione. La fascia di età scelta è la preadolescenza, perchè in questo periodo le esperienze sociali ed emotive dei bambini assumono un determinato significato per ogni individuo anche alla luce dell’emergere di sintomi ansiosi. Tipicamente in preadolescenza le femmine ottengono punteggi più elevati in vari sintomi internalizzanti, tra cui l’ansia, che in genere viene associata ad una percezione di qualità della vita più bassa. Ad oggi nessuno studio ha messo in relazione teoria della mente, ansia e qualità della vita. Pertanto, il nostro scopo è stato quello di esplorare questi costrutti focalizzandoci sulle differenze di genere. Metodo In una scuola secondaria di primo grado sono stati reclutati 142 studenti (84 maschi, età media = 11.83 anni), che hanno completato una prova di teoria della mente, un questionario relativo alla percezione di diversi sottotipi di ansia e uno sulla percezione della propria qualità di vita. Il disegno della ricerca è trasversale. Risultati Nel campione totale la teoria della mente non risultava legata nè all’ansia nè alla qualità della vita. Tuttavia, t-test per campioni indipendenti mostravano significative differenze di genere in tre sottotipi di sintomi d’ansia su cinque, con punteggi sempre più elevati nelle femmine. Abbiamo quindi deciso di condurre, tramite il tool PROCESS per SPSS, analisi di mediazione separate per maschi e femmine. Nei maschi, nessun sottotipo di ansia è risultato mediare la relazione tra teoria della mente e percezione della qualità di vita. Nelle femmine, invece, livelli più elevati di teoria della mente erano associati a percezione di qualità di vita inferiore attraverso la mediazione di alti livelli di ansia generalizzata. Discussione I risultati ottenuti indicano che, solo per le ragazze, la combinazione di capacità mentalistiche più elevate e di livelli più alti di un certo sottotipo di ansia (quella che fa stare costantemente in allerta), porta a sentirsi meno soddisfatte per la propria vita. Va sottolineato che il disegno trasversale adottato nella presente ricerca non consente di trarre conclusioni circa la variazione nel tempo dei singoli costrutti e la loro covariazione. Tuttavia, sembra che la transizione verso l'adolescenza possa rappresentare una finestra di intervento sfruttabile per prevenire lo sviluppo di sintomi internalizzanti e i loro effetti sul benessere dei giovani. L’interrelazione dei costrutti esaminati, così diversa in maschi e femmine, se confermata in ottica longitudinale, impone infatti una riflessione sugli interventi di prevenzione, che andrebbero strutturati in maniera differenziata a seconda del genere dei soggetti target.
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