La partnership famiglia, scuola e comunità, come emerge da numerose ricerche (Brown et al., 2011; Epstein, Salinas, 2004; Epstein, 2018; Jeynes, 2011; Rhim, 2011), è fondamentale per dinamizzare e arricchire l’istituzione scolastica e aumentare le opportunità di apprendimento, il successo scolastico e il benessere degli studenti. Il coinvolgimento della comunità promuove lo sviluppo di progetti didattici innovativi e consente a studenti e docenti di potersi avvalere di molteplici competenze extrascolastiche (Bryk et al., 2010; Lewis, Henderson, 1997). Questa partnership assume un valore inestimabile nei territori più svantaggiati (Bryk, Schneider, 2002; Pounder, Reitzug, Young, 2002) e per le piccole scuole situate di norma in contesti isolati e privi delle opportunità culturali offerte dai contesti urbani (Bauch, 2001). Le piccole scuole presentano condizioni diverse, per quanto riguarda i punti sia di forza che di debolezza, rispetto alle scuole urbane e suburbane (Zuckerman, 2019). La piccola scuola, sia essa in campagna, in montagna o su un’isola, come scrive Zavalloni (2015, p. 98), è «scuola di periferia, scuola isolata, scuola che stenta a sopravvivere, scuola che accoglie i bambini trasportati con gli scuolabus dalle case sparse, scuola dove si lavora per conservare le lingue e le culture locali, scuola della sobrietà, scuola che partecipa e si inserisce con un ruolo attivo nelle tradizioni e nelle iniziative che storicamente la realtà locale [...] propone». Da una parte, nelle località remote e a bassa densità abitativa i servizi per le famiglie tendono frequentemente ad essere inesistenti, inaccessibili o di basso livello (DeLeon, Wakefield, Hagglund, 2003), e spesso viene richiesto alle scuole di sopperire a queste carenze svolgendo molteplici altre funzioni oltre alla loro principale missione educativa (National Education Association, 2008). Dall’altra, i territori in cui sono situate le piccole scuole sono comunità di memoria, custodi di un patrimonio di storia, arte, tradizioni e culture, unico e prezioso. Le caratteristiche che contraddistinguono le piccole scuole richiedono ricerche specifiche per questi contesti (Zuckerman, 2019). Proprio a partire dall’idea che scuola, famiglia e comunità possono formare una “comunità educante” che può rivestire un ruolo chiave nella crescita dei ragazzi è nato il modello “piccola scuola come comunità educante”. Dopo averne esplicitato le basi teoriche, in questo capitolo verrà presentato il modello “piccola scuola come comunità educante”, portandone degli esempi di applicazione concreta con particolare attenzione al ruolo svolto dal territorio.

Comunità educante e territorio

PIERI M
2020-01-01

Abstract

La partnership famiglia, scuola e comunità, come emerge da numerose ricerche (Brown et al., 2011; Epstein, Salinas, 2004; Epstein, 2018; Jeynes, 2011; Rhim, 2011), è fondamentale per dinamizzare e arricchire l’istituzione scolastica e aumentare le opportunità di apprendimento, il successo scolastico e il benessere degli studenti. Il coinvolgimento della comunità promuove lo sviluppo di progetti didattici innovativi e consente a studenti e docenti di potersi avvalere di molteplici competenze extrascolastiche (Bryk et al., 2010; Lewis, Henderson, 1997). Questa partnership assume un valore inestimabile nei territori più svantaggiati (Bryk, Schneider, 2002; Pounder, Reitzug, Young, 2002) e per le piccole scuole situate di norma in contesti isolati e privi delle opportunità culturali offerte dai contesti urbani (Bauch, 2001). Le piccole scuole presentano condizioni diverse, per quanto riguarda i punti sia di forza che di debolezza, rispetto alle scuole urbane e suburbane (Zuckerman, 2019). La piccola scuola, sia essa in campagna, in montagna o su un’isola, come scrive Zavalloni (2015, p. 98), è «scuola di periferia, scuola isolata, scuola che stenta a sopravvivere, scuola che accoglie i bambini trasportati con gli scuolabus dalle case sparse, scuola dove si lavora per conservare le lingue e le culture locali, scuola della sobrietà, scuola che partecipa e si inserisce con un ruolo attivo nelle tradizioni e nelle iniziative che storicamente la realtà locale [...] propone». Da una parte, nelle località remote e a bassa densità abitativa i servizi per le famiglie tendono frequentemente ad essere inesistenti, inaccessibili o di basso livello (DeLeon, Wakefield, Hagglund, 2003), e spesso viene richiesto alle scuole di sopperire a queste carenze svolgendo molteplici altre funzioni oltre alla loro principale missione educativa (National Education Association, 2008). Dall’altra, i territori in cui sono situate le piccole scuole sono comunità di memoria, custodi di un patrimonio di storia, arte, tradizioni e culture, unico e prezioso. Le caratteristiche che contraddistinguono le piccole scuole richiedono ricerche specifiche per questi contesti (Zuckerman, 2019). Proprio a partire dall’idea che scuola, famiglia e comunità possono formare una “comunità educante” che può rivestire un ruolo chiave nella crescita dei ragazzi è nato il modello “piccola scuola come comunità educante”. Dopo averne esplicitato le basi teoriche, in questo capitolo verrà presentato il modello “piccola scuola come comunità educante”, portandone degli esempi di applicazione concreta con particolare attenzione al ruolo svolto dal territorio.
2020
9788829004867
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