Il presente contributo si prefigge di presentare e discutere gli aspetti metodologici e i risultati di una pratica educativa utilizzata nell’insegnamento di pedagogia interculturale. Tale insegnamento ha avuto come cornice la proposta delineata da Milan (2020) a partire dal service-learning dal quale sono derivati il “decalogo pedagogico” e i “dieci passi della relazionalità autentica” volti a compiere il “viaggio dell’incontro ospitale” che lo sguardo interculturale evidenzia come fondamentale educativo. In tale viaggio, l’educatore è chiamato a far propria la dimensione “inter”, non solo nella relazione con l’altro da sé, per accompagnarlo intenzionalmente nel suo divenire, ma anche in quella con l’altro in sé, per continuare a conoscere, comprendere e compiere il proprio divenire come elemento essenziale per poter incontrare autenticamente l’altro. Come offrire agli educatori in formazione un’occasione per sperimentarsi all’interno dei confini e delle frontiere delle loro differenze (Agostinetto, 2013) grazie ad un contesto in cui sostare per incontrare se stessi e incontrare gli altri, promuovendo coesione sociale e scambio culturale in modo coerente con la cornice teorica di riferimento?
Un “oggetto che dice della mia cultura”: una pratica educativa per l’insegnamento di pedagogia interculturale
Ius Marco
2021-01-01
Abstract
Il presente contributo si prefigge di presentare e discutere gli aspetti metodologici e i risultati di una pratica educativa utilizzata nell’insegnamento di pedagogia interculturale. Tale insegnamento ha avuto come cornice la proposta delineata da Milan (2020) a partire dal service-learning dal quale sono derivati il “decalogo pedagogico” e i “dieci passi della relazionalità autentica” volti a compiere il “viaggio dell’incontro ospitale” che lo sguardo interculturale evidenzia come fondamentale educativo. In tale viaggio, l’educatore è chiamato a far propria la dimensione “inter”, non solo nella relazione con l’altro da sé, per accompagnarlo intenzionalmente nel suo divenire, ma anche in quella con l’altro in sé, per continuare a conoscere, comprendere e compiere il proprio divenire come elemento essenziale per poter incontrare autenticamente l’altro. Come offrire agli educatori in formazione un’occasione per sperimentarsi all’interno dei confini e delle frontiere delle loro differenze (Agostinetto, 2013) grazie ad un contesto in cui sostare per incontrare se stessi e incontrare gli altri, promuovendo coesione sociale e scambio culturale in modo coerente con la cornice teorica di riferimento?File | Dimensione | Formato | |
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