L’internazionalizzazione è storicamente al centro delle strategie di crescita di Snaidero Rino Spa, produttore di cucine componibili di fascia premium, con sede a Majano (UD), da sempre sinonimo di innovazione nel design, oltre che simbolo del Made in Italy nel mondo. La Cina è ormai da molti anni percepita dall’azienda come un mercato in grado di offrire grandi opportunità, dove il settore dell’arredamento, incluso il segmento delle cucine componibili, è cresciuto costantemente anche grazie alla crescita dell’edilizia residenziale. Snaidero entra in Cina all’inizio degli anni duemila. Nonostante gli sforzi, le vendite non sono mai decollate verso i livelli attesi. Nel frattempo, il consumatore cinese si è evoluto, è diventato più attento al brand e al design, le superfici abitative sono cambiate. Malgrado la concorrenza globale e locale sia diventata sempre più forte e le dinamiche distributive più complesse, i vertici dell’azienda ritengono che la Cina sia un mercato a cui non si possa rinunciare. Ma perché le scelte passate non si sono rivelate vincenti? Quali sono i punti di forza e di debolezza dell’azienda in un mercato difficile da interpretare e in continua evoluzione? Quale modalità d’entrata è oggi più idonea per un marchio premium, simbolo di innovazione e di design? I punti su cui riflettere sono molteplici. Quello che è certo è che serve una strategia chiara e condivisa, che possa garantire la presenza e la crescita futura di Snaidero quale marchio leader del Made in Italy in Cina.
SNAIDERO in Cina: quale strategia di entrata per valorizzare l'innovazione e il design italiano
bortoluzzi guido;vianelli donata
2022-01-01
Abstract
L’internazionalizzazione è storicamente al centro delle strategie di crescita di Snaidero Rino Spa, produttore di cucine componibili di fascia premium, con sede a Majano (UD), da sempre sinonimo di innovazione nel design, oltre che simbolo del Made in Italy nel mondo. La Cina è ormai da molti anni percepita dall’azienda come un mercato in grado di offrire grandi opportunità, dove il settore dell’arredamento, incluso il segmento delle cucine componibili, è cresciuto costantemente anche grazie alla crescita dell’edilizia residenziale. Snaidero entra in Cina all’inizio degli anni duemila. Nonostante gli sforzi, le vendite non sono mai decollate verso i livelli attesi. Nel frattempo, il consumatore cinese si è evoluto, è diventato più attento al brand e al design, le superfici abitative sono cambiate. Malgrado la concorrenza globale e locale sia diventata sempre più forte e le dinamiche distributive più complesse, i vertici dell’azienda ritengono che la Cina sia un mercato a cui non si possa rinunciare. Ma perché le scelte passate non si sono rivelate vincenti? Quali sono i punti di forza e di debolezza dell’azienda in un mercato difficile da interpretare e in continua evoluzione? Quale modalità d’entrata è oggi più idonea per un marchio premium, simbolo di innovazione e di design? I punti su cui riflettere sono molteplici. Quello che è certo è che serve una strategia chiara e condivisa, che possa garantire la presenza e la crescita futura di Snaidero quale marchio leader del Made in Italy in Cina.File | Dimensione | Formato | |
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