L’Aeroporto di Trieste-Ronchi dei Legionari rappresenta lo scalo più ad Est del territorio nazionale. Benché nell’ultimo decennio – 2003-2012 – il numero dei passeggeri sia aumentato di 267.778 unità (incremento in termini percentuali del 43,59%), esso rientra nella categoria D «piccoli aeroporti regionali» di cui al punto 15 degli orientamenti (2005/C 312/01), in quanto aeroporto con un volume di traffico passeggeri inferiore a 1 milione ed é risultato nell'anno 2012 il venticinquesimo scalo nazionale. Vista la dotazione infrastrutturale il sistema di volo presenta ampli margini di crescita come anche indicato dagli strumenti di pianificazione a scala vasta. L'utilizzo dell'aeroporto é caratterizzato dai voli di linea i quali rappresentano l'attività commerciale classica effettuata dalle compagnie di bandiera e/o da vettori che attuano tratte in modo sistematico e continuativo nonché dal traffico merci, di entità poco rilevante (si veda il paragrafo 2.6 per approfondimento). L’oggetto del presente approfondimento, la realizzazione del nuovo Polo Intermodale annesso all’Aeroporto che collegherà l’aerostazione alla rete ferroviaria e alla rete viaria esistenti e la pianificazione delle sue aree limitrofe fa parte degli indirizzi programmatici finalizzati al miglioramento dei servizi di trasporto e in particolare, allo sviluppo dell’intermodalità. Il tutto in accordo con le indicazioni contenute nel libro Bianco dei Trasporti UE, nonché con le strategie regionali in materia di integrazione e interoperabilità dei singoli componenti della rete del sistema di trasporto regionale, ottemperando al contempo ai suggerimenti formulati dalla Commissione Europea.

Inquadramento territoriale

thomas Bisiani
2015-01-01

Abstract

L’Aeroporto di Trieste-Ronchi dei Legionari rappresenta lo scalo più ad Est del territorio nazionale. Benché nell’ultimo decennio – 2003-2012 – il numero dei passeggeri sia aumentato di 267.778 unità (incremento in termini percentuali del 43,59%), esso rientra nella categoria D «piccoli aeroporti regionali» di cui al punto 15 degli orientamenti (2005/C 312/01), in quanto aeroporto con un volume di traffico passeggeri inferiore a 1 milione ed é risultato nell'anno 2012 il venticinquesimo scalo nazionale. Vista la dotazione infrastrutturale il sistema di volo presenta ampli margini di crescita come anche indicato dagli strumenti di pianificazione a scala vasta. L'utilizzo dell'aeroporto é caratterizzato dai voli di linea i quali rappresentano l'attività commerciale classica effettuata dalle compagnie di bandiera e/o da vettori che attuano tratte in modo sistematico e continuativo nonché dal traffico merci, di entità poco rilevante (si veda il paragrafo 2.6 per approfondimento). L’oggetto del presente approfondimento, la realizzazione del nuovo Polo Intermodale annesso all’Aeroporto che collegherà l’aerostazione alla rete ferroviaria e alla rete viaria esistenti e la pianificazione delle sue aree limitrofe fa parte degli indirizzi programmatici finalizzati al miglioramento dei servizi di trasporto e in particolare, allo sviluppo dell’intermodalità. Il tutto in accordo con le indicazioni contenute nel libro Bianco dei Trasporti UE, nonché con le strategie regionali in materia di integrazione e interoperabilità dei singoli componenti della rete del sistema di trasporto regionale, ottemperando al contempo ai suggerimenti formulati dalla Commissione Europea.
2015
9788883036910
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