Nel 1987, viene inaugura la nuova sede di Trieste del Lloyd Adriatico, uno dei principali istituti assicurativi italiani. Posto ai limiti del centro cittadino, il nuovo volume architettonico guarda verso il porto, il grande volano economico che ha reso ricca la città. Si tratta di un grande complesso, articolato in tre edifici, in stile postmoderno. Un pezzo di città non solo per le dimensioni, ma anche per la razionalità di impianto che riprende gli isolati neoclassici del centro storico di Trieste del XVIII e XIX secolo. Nel 2013 nasce l'idea di rinnovare l'edificio esistente modificandolo. Questa scelta pone diversi problemi in più rispetto alla possibilità di realizzare un edificio completamente nuovo, più economico e più semplice da realizzare. La trasformazione di un edificio esistente, però, è un approccio che può consentire una maggiore sostenibilità ambientale in forma integrata, che tiene conto anche di aspetti sociali ed economici. Entra in gioco l'idea di ciclo di vita dell'edificio, dalla costruzione, fino alla sua rigenerazione. Pensare oggi a una città sostenibile, infatti, significa pensare ad una città orientata a modelli circolari: modelli rigenerativi in cui non ci sono prodotti di scarto e in cui anche il patrimonio edificato viene riutilizzato. Il caso della sede di Allianz dimostra che, anche negli edifici esistenti, con un'adeguata progettazione, è possibile inserire efficacemente attività con specifiche molto particolari, con impatti positivi sull'occupazione, sull'ambiente e la qualità della vita. Strategico da questo punto di vista è il metodo di progettazione. Ma non solo. Altrettanto importanti sono le condizioni originarie dell’edificio esistente, cioè la sua qualità architettonica e la sua capacità intrinseca di accettare le trasformazioni future.

The project of the Allianz Headquarters in Trieste. An operative application of a circular approach to the city

Thomas Bisiani
2021-01-01

Abstract

Nel 1987, viene inaugura la nuova sede di Trieste del Lloyd Adriatico, uno dei principali istituti assicurativi italiani. Posto ai limiti del centro cittadino, il nuovo volume architettonico guarda verso il porto, il grande volano economico che ha reso ricca la città. Si tratta di un grande complesso, articolato in tre edifici, in stile postmoderno. Un pezzo di città non solo per le dimensioni, ma anche per la razionalità di impianto che riprende gli isolati neoclassici del centro storico di Trieste del XVIII e XIX secolo. Nel 2013 nasce l'idea di rinnovare l'edificio esistente modificandolo. Questa scelta pone diversi problemi in più rispetto alla possibilità di realizzare un edificio completamente nuovo, più economico e più semplice da realizzare. La trasformazione di un edificio esistente, però, è un approccio che può consentire una maggiore sostenibilità ambientale in forma integrata, che tiene conto anche di aspetti sociali ed economici. Entra in gioco l'idea di ciclo di vita dell'edificio, dalla costruzione, fino alla sua rigenerazione. Pensare oggi a una città sostenibile, infatti, significa pensare ad una città orientata a modelli circolari: modelli rigenerativi in cui non ci sono prodotti di scarto e in cui anche il patrimonio edificato viene riutilizzato. Il caso della sede di Allianz dimostra che, anche negli edifici esistenti, con un'adeguata progettazione, è possibile inserire efficacemente attività con specifiche molto particolari, con impatti positivi sull'occupazione, sull'ambiente e la qualità della vita. Strategico da questo punto di vista è il metodo di progettazione. Ma non solo. Altrettanto importanti sono le condizioni originarie dell’edificio esistente, cioè la sua qualità architettonica e la sua capacità intrinseca di accettare le trasformazioni future.
2021
978-5-7389-3301-1
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