Nell’approccio più consueto al linguaggio, la sintassi è stata vista come lo strumento primario dell’interpretazione composizionale del significato proposizionale (Montague [1973]; Heim e Kratzer [1998]). La pragmatica, sia come livello di interazione fra segni e utilizzatori [Morris 1946], sia come livello inferenziale del significato relativo a ciò che è implicato [Grice 1975], per definizione più ricco del contenuto proposizionale minimale di un enunciato, è stata di conseguenza tradizionalmente concepita come estranea alla sintassi e complementare a quest’ultima nell’ambito dei processi di scomposizione del contenuto comunicativo delle produzioni linguistiche. In questo capitolo vedremo invece che la sintassi è attiva nella codifica di processi di interpretazione inferenziale/contestuale. In questo senso, i fatti che considereremo costituiscono una sorta di correlato alla tesi − tipica del pragmatismo radicale − che sia assai arduo identificare il significato proposizionale con gli aspetti non-contestuali e non-inferenziali del significato: non solo esiste una dimensione pragmatica del significato proposizionale, ma è anzi la sintassi stessa a codificare l’applicazione di alcuni degli aspetti contestuali del significato. Per ragioni di spazio, ci concentreremo qui su un solo caso studio: la possibile soluzione sintattica di alcuni fra i problemi, notoriamente assai ostici, sollevati dalla pragmatica del pronome di prima persona.
Interfaccia pragmatica e sintassi
Gaetano Fiorin
2022-01-01
Abstract
Nell’approccio più consueto al linguaggio, la sintassi è stata vista come lo strumento primario dell’interpretazione composizionale del significato proposizionale (Montague [1973]; Heim e Kratzer [1998]). La pragmatica, sia come livello di interazione fra segni e utilizzatori [Morris 1946], sia come livello inferenziale del significato relativo a ciò che è implicato [Grice 1975], per definizione più ricco del contenuto proposizionale minimale di un enunciato, è stata di conseguenza tradizionalmente concepita come estranea alla sintassi e complementare a quest’ultima nell’ambito dei processi di scomposizione del contenuto comunicativo delle produzioni linguistiche. In questo capitolo vedremo invece che la sintassi è attiva nella codifica di processi di interpretazione inferenziale/contestuale. In questo senso, i fatti che considereremo costituiscono una sorta di correlato alla tesi − tipica del pragmatismo radicale − che sia assai arduo identificare il significato proposizionale con gli aspetti non-contestuali e non-inferenziali del significato: non solo esiste una dimensione pragmatica del significato proposizionale, ma è anzi la sintassi stessa a codificare l’applicazione di alcuni degli aspetti contestuali del significato. Per ragioni di spazio, ci concentreremo qui su un solo caso studio: la possibile soluzione sintattica di alcuni fra i problemi, notoriamente assai ostici, sollevati dalla pragmatica del pronome di prima persona.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Interfaccia pragmatica e sintassi_Fiorin.pdf
Accesso chiuso
Descrizione: Contributo con frontespizio ed indice del volume
Tipologia:
Documento in Versione Editoriale
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
8.24 MB
Formato
Adobe PDF
|
8.24 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.